Tragico incidente stradale a Corbola in provincia di Rovigo. Un automobile si è scontrata con un bus di linea che giungeva dalla direzione opposta. Nello schianto sono morti un uomo di 32 anni e la figlia di 5 anni. Luca Palazzi, questo il nome dell’uomo deceduto, era diretto ad Adria, quando per cause ancora non chiare, si è scontrato con il pullman. Il mezzo pubblico era diretto a Bottrighe.
Un dramma che arriva ancora dal rodigino, da Stienta. Una donna di 87 anni, Teresa Fin, è morta tra le fiamme del caminetto della sua casa. Il corpo è stato ritrovato dal figlio. L uomo non riusciva a comunicare con lei e per questo si è portato nella casa, facendo la terribile scoperta. Secondo una ricostruzione sembra che la donna stesse spennando dei polli e colta da un improvviso malore sarebbe caduta sul fuoco acceso.
L' altra notte 5 uomini armati hanno fatto irruzione nella sala giochi Play Slot a Lendinara (Rovigo). I 5 si sono presentati verso mezzanotte, inizialmente i clienti pensavano ad uno scherzo di Halloween ma ben presto hanno compreso che la realtà era ben diversa.
Ora è ufficiale. Il terremoto della riorganizzazione delle amministrazioni provinciali sta per abbattersi sul belpaese provocando non pochi cambiamenti territoriali.
Rancori di vecchia data come movente della sparatoria. Sembra prendere sempre più piede l’ipotesi di vecchi dissapori alla base della follia omicida scatenatasi ieri nella stazione dei Carabinieri di Porto Viro. Incomprensioni, dunque, forse situazioni mai chiarite, ancora non si sono delineati agli inquirenti in maniera definita i contorni che hanno portato Renato Addario, 50 anni, appuntato dei Carabinieri ad impugnare la beretta d’ordinanza e a fare fuoco. 3 colpi, tutti alla testa. Il primo destinato al maresciallo Antonio Zingale 49 anni, comandante della stazione di Porto Viro, raggiunto alle spalle mentre nel cortile stava pulendo una delle auto di ordinanza.
È di tre morti il bilancio della sparatoria avvenuta nel primo pomeriggio all’interno della caserma dei Carabinieri di Porto Viro nel basso polesine. A...
Questa mattina in Tribunale ad Ascoli Piceno,la storia drammatica di Rossella Goffo, la donna di Rovigo, funzionaria in Prefettura ad Ancona e trovata senza vita dopo mesi dalla sua scomparsa. Per il delitto, come unico imputato, è indagato il poliziotto Alvaro Binni che invece si è sempre proclamato innocente. In tribunale il marito di Rossella ha deciso di costituirsi parte civile. Per la famiglia Girardi, composta dal marito della donna e due figli, sono stati anni difficilissimi e la sofferenza continua.Il , marito della funzionaria,ha rotto il silenzio
C’è anche un minorenne fra le 7 persone denunciate dai Carabinieri di Boara pisani nel padovano. Le 4 donne e i tre uomini tutti di origini romene e tutti già noti alle forze dell’ordine sono stati fermati poco dopo mezzogiorno da una gazzella impegnata in un normale controllo del territorio. Ad insospettire gli uomini dell’arma le due auto, con targa bulgara in sosta lungo la statale 16 che collega la provincia padovana a quella rodigina. Auto che alla vista dei militari si sono immediatamente date alla fuga conclusasi a Stanghella.
La Guardia di finanza di Rovigo ha scoperto un laboratorio di confezionamento di capi di abbigliamento a Badia Polesine, in provincia di Rovigo, che impiegava sette lavoratori di etnia cinese, praticamente il cento per cento della produzione, completamente in nero e i prodotti venivano poi rivenduti a importanti ditte tessili italiane. Le Fiamme Gialle hanno constatato che nel laboratorio i sette dipendenti presenti, erano tutti al lavoro senza alcun contratto e tutela professionale ed erano chiamati a realizzare in tempi brevissimi prodotti in subfornitura destinati alla fine della filiera degli appalti a noti marchi tessili italiani, è stata cosi sospesa l’attività imprenditoriale e sono state avviate le indagini per verificare l’eventuale connivenza delle ditte italiane destinatarie del prodotto per centinaia di migliaia di euro.
Ieri è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti il marito di Rossella Goffo, Roberto Girardi. Per l’omicidio della Goffo ricordiamo è accusato il presunto ex amante, il poliziotto ascolano Alvaro Binni, in carcere dallo scorso 15 febbraio. I pm hanno chiesto a Girardi, pediatra di Adria, di ricostruire gli ultimi mesi di vita della moglie, le frequentazioni di cui lui era a conoscenza, e altri particolari. Rossella Goffo, funzionaria della Prefettura di Ancona, era scomparsa il 4 maggio del 2010. Il suo cadavere era stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione il 5 gennaio del 2011 nel Bosco dell'Impero a Colle San Marco di Ascoli
Continuano i furti di rame. A Rosolina i carabinieri hanno arrestato padre e figlio di Chioggia. I due si erano appropriati di 40 chili di metallo prezioso rubato da un muro perimetrale di proprietà del Genio Civile di Venezia a Rosolina. Il valore del rame sarebbe di alcune centinaia di euro. Danni elevati alla struttura dove è avvenuto il furto
E’ spuntato un testimone nell’ambito dell’indagine sulla morte a Loreo, nel rodigino, di un anziano travolto e ucciso mentre era in sella alla sua bici. Il fatto era accaduto il 17 febbraio scorso, la vittima era Gian Ettore Casarotto, 81 anni. L’investitore dopo l’impatto era fuggito senza prestare soccorso. I carabinieri, pur mantenendo uno stretto riserbo, si dicono fiduciosi e parlano di una importante 'piega investigativa'.