Questa mattina in Tribunale ad Ascoli Piceno,la storia drammatica di Rossella Goffo, la donna di Rovigo, funzionaria in Prefettura ad Ancona e trovata senza vita dopo mesi dalla sua scomparsa. Per il delitto, come unico imputato, è indagato il poliziotto Alvaro Binni che invece si è sempre proclamato innocente. In tribunale il marito di Rossella ha deciso di costituirsi parte civile. Per la famiglia Girardi, composta dal marito della donna e due figli, sono stati anni difficilissimi e la sofferenza continua.Il , marito della funzionaria,ha rotto il silenzio e, insieme al legale Claudio Sartori, dice all’ANSA “Avevamo detto fin dall’inizio che se ci fossero stati elementi contro chiunque, ci saremmo costituiti a parte civile e ora abbiamo la quasi certezza di chi sia responsabile dell’ omicidio di mia moglie” prosegue l uomo senza però citare Binni. e L’udienza è stata presieduta dal gup Rita De Angelis. Presente Binni difeso dall’avvocato Nazario Agostini. La procura ha ottenuto dal giudice Rita De Angelis la trascrizione di alcune telefonate e intercettazioni ambientali. Una mossa utile a consolidare l’accusa di omicidio volontario e distruzione del cadavere contestata a Binni, che però si è sempre dichiarato innocente. Il perito Paolo Gozzi dovrà consegnare la sua relazione entro il 4 settembre, quando l’udienza preliminare proseguirà. Quel giorno l’avvocato Nazario Agostini, difensore di Binni, scioglierà la riserva espressa oggi in udienza sulla possibilità di richiedere riti alternativi rispetto all’eventuale processo con rito ordinario davanti alla Corte d’Assise di Macerata. Binni si professa estraneo ad ogni accusa, e il suo legale ha più volte sollecitato un processo davanti ad un giudice terzo. Ma a questo punto l’ipotesi di una richiesta di rito abbreviato non è da scartare.