E’ durata poco la fuga di un rapinatore solitario che aveva messo a segno un colpo al “Montedoro” di Loreggia in provincia di Padova. Lo sconosciuto dopo aver fatto due sopralluoghi con la scusa di chiedere informazioni si è ripresentato all’orario di chiusura ma, questa volta, armato di coltello. La proprietaria anche si è trovata la lama puntata al collo è riuscita a far scattare l’allarme e mettere in fuga il malvivente.
E’ morto un uomo molto conosciuto nel mondo della notte , il titolare del Melody di Castelfranco Veneto. Franco Zorzi 63 anni è rimasto ucciso in un incidente stradale avvenuto a Santa Giustina in Colle, in provincia di Padova. Lo schianto è avvenuto alle 2 di notte. Zorzi era solo in macchina e per cause ancora sconosciute è uscito di strada finendo la sua corsa contro la recinzione di una casa.
Negli ultimi due mesi il territorio padovano è diventato un ottima preda per una banda cinese che metteva a segno rapine in attività di loro connazionali. Rapine violente come l ultima, qualche giorno fa, dove due donne dopo essere state rapinate all interno del loro bar si sono ritrovate in casa ammanettate, picchiate e dove una addiriturra si era lanciata dalla finestra per sfuggire agli sconosciuti, ma questo era solo l' ultimo colpo in ordine di tempo. Insomma una banda che era diventata il terrore degli imprenditori e che grazie all’attività investigativa dei carabinieri di Padova ha subito un duro colpo. Due giovani cinesi sono stati posti in stato di fermo in esecuzione di un provvedimento emesso dal Pm Paola de Franceschi.
Arrestati due uomini cinesi che negli ultimi mesi hanno terrorizzato loro connazionali mettendo a segno rapine e aggressioni anche violente. I due, nel padovano, prendevano di mira bar ma anche le case dove le vittime dei colpi abitavano. Nei giorni precedenti l'assalto facevano vari sopralluoghi e poi piombavano improvvisamente dentro ai locali. Ad eseguire i fermi il nucleo investigativo dei carabinieri di Padova.
Un sopralluogo 48 ore prima, il colpo in gioielleria, poi il rientro in Romania. Agiva così la banda decapitata grazie alla collaborazione fra la squadra mobile della questura padovana e i colleghi romeni che nelle scorse ore hanno operato tre arresti oltre confine. Il gruppo è il responsabile della rapina dello scorso 28 gennaio ai danni della gioielleria Callegari di via Porcilia, quando 4 uomini a volto scoperto entrarono nel negozio picchiarono il titolare e scapparono con oltre 300 mila euro di gioielli, orologi e pietre preziose.
Era da poco passata mezzanotte la titolare, una cittadina cinese di 26 anni, del bar all’olmo in via Desmann a Borgoricco stava per chiudere il locale quando all’improvviso 3 persone con i volti nascosti da passamontagna l’hanno legata mani e piedi con del nastro adesivo minacciandola con una pistola. Volevano l’incasso, ma anche le monete dei videopoker.
600 euro che però non sono bastati ai rapinatori che sapevano che al piano superiore c’era l’abitazione della donna.
15 giorni fa un’ordinanza del tribunale gli ordinava di stare lontano dalla moglie e dai luoghi che la donna frequenta. Una misura arrivata dopo che il romeno aveva distrutto a colpi d’ascia l’appartamento della consorte dalla quale si stava separando. A bloccarlo furono i Carabinieri di Abano Terme a cui l’uomo in preda alla violenza aveva confidato che con l’arma avrebbe fatto a pezzi anche l’ex compagna.
Prima che la sua rabbia esplodesse Costel Fesa, romeno, 34enne aveva preparato la valigia, pronto a ritornare in patria a causa di una separazione arrivata dopo anni di maltrattamenti in famiglia. Poi il ripensamento e la casa divelta a colpi d’ascia.
Lunghi incolonnamenti in autostrada, tra Padova Zona Industriale e Terme Euganee. Un veicolo è in fiamme forse a causa di un incidente. Il traffico risulta difficile in direzione Bologna e sulla zona si è alzata una grossa nube nera di fumo. Sul posto stanno lavorando i vigili del fuco.
Chiuso per furto. Riassume così, il cartello attaccato sulla porta, quanto accaduto nella notte. Centinaia di capi di abbigliamento spariti nel nulla, a terra migliaia di piccoli pezzi di vetro. È la vetrina che i ladri hanno sfondato per avere accesso all’outlet Galeazzo di via della Provvidenza a Sarmeola di Rubano.
Sono da poco passate le tre del mattino quando scatta l’allarme. La spaccata ha inizio. Per infrangere la grande vetrata i ladri utilizzano un ponteggio da cantiere rubato poco lontano. Un pezzo di legno con una staffa di ferro trasformati in ariete.
Attraversano il piazzale a piedi, girano l’angolo, leggono il cartello attaccato alla porta, allargano le braccia e poi se ne vanno. Qualcuno commenta Chiuso...
Un guanto di nylon, di quelli comunemente utilizzati quando al supermercato si acquista della frutta, è questo l’oggetto che ha incastrato Nicola Frison 47enne di Albignasego arrestato dai Carabinieri della locale stazione con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.
Più che il guanto ad incastrare il padovano è stato quello che dell’oggetto non c’era, ovvero la parte finale delle 5 dita. Non una casualità per gli uomini dell’arma. Gli investigatori infatti sanno che con quelle parti si confezionano le dosi di sostanza stupefacente.
Oggi il presidente della Regione Zaia ha parlato del futuro del nuovo ospedale di Padova affermando che la realizzazione della nuova struttura sanitaria si farà con certezza. Le prossime ore, ha spiegato, saranno decisive per definire l’area esatta. Per quanto riguarda la parte economica ha spiegato che i 35 milioni sono la base di partenza.