Un sopralluogo 48 ore prima, il colpo in gioielleria, poi il rientro in Romania. Agiva così la banda decapitata grazie alla collaborazione fra la squadra mobile della questura padovana e i colleghi romeni che nelle scorse ore hanno operato tre arresti oltre confine. Il gruppo è il responsabile della rapina dello scorso 28 gennaio ai danni della gioielleria Callegari di via Porcilia, quando 4 uomini a volto scoperto entrarono nel negozio picchiarono il titolare e scapparono con oltre 300 mila euro di gioielli, orologi e pietre preziose. Pochi istanti prima della fuga, il titolare era riuscito a liberarsi dai lacci che gli bloccavano mani e piedi e a dare così l’allarme.
Fondamentale per risalire all’identità dei rapinatori le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza, e la targa tedesca dell’auto utilizzata per la fuga e memorizzata da un testimone.
I sospetti italiani sono poi diventati certezze in Romania dove i rapinatori erano già schedati nella banca dati della polizia