Gli mancavano ormai solo pochi mesi per tornare alla libertà. Quella libertà persa il 25 ottobre del 2011 dopo aver rapinato e ferito con un taglierino una studentessa trentina di origini argentine, in città per far visita al fidanzato, ma aggredita a pochi passi dalla stazione dei treni da cui si era da poco allontanata. Per quel crimine Hamza Lhasni, marocchino 27enne, residente a Grantorto era stato condannato a 3 anni.
Da dicembre del 2010 al gennaio dell’anno successivo dodici mesi in cui avrebbe prelevato dai conti correnti di 17 clienti quasi due milioni e mezzo di euro
Era ricoverato al reparto malattie infettive dell’Ospedale Civile di Padova dove è spirato in meno di una settimana. Andrea Zorzetto, 36 anni residente a Ponte della Muda nel Trevigiano è stato stroncato da un virus misterioso. I medici non sanno che cosa abbia provocato la febbre altissima e la setticemia che in sei giorni ha debilitato il suo organismo fino alla morte
Le somiglianze sono davvero molte. Lo scippo avvenuto ieri in via San Biagio ricorda da vicino l’ultimo colpo attribuito al presunto “rapinatore seriale”che però da una settimana si trova nel carcere Due Palazzi di Padova. La via è la stessa così come identica è la modalità: ieri sera poco dopo le 20 qualcuno ha aspettato che la vittima prelevasse allo sportello bancomat delle poste poi l’ha aggredita rubandole 600 euro. Era andata allo stesso modo il 5 novembre scorso quando un pensionato 72enne era stato aggredito sulla porta di casa, proprio in via San Biagio
Rapinata questa mattina la filiale dell’Antonveneta di Via Lisbona nella zona industriale di Padova. Un colpo che si è consumato in pochissimi minuti. Intorno alle 9.00 un uomo con il volto coperto ha minacciato il personale della banca con un’arma facendosi poi consegnare quanto presente in cassa. Un bottino che è ancora in fase di quantificazione. Il rapinatore che secondo le testimonianze raccolte avrebbe agito in solitaria si sarebbe poi dato alla fuga a bordo di un auto.
Questa volta è successo in via Citolo da Perugia a pochi passi da Piazza Mazzini, spazio della città all’interno delle mura storiche. Siamo di nuovo a Padova per raccontare dell’ennesima rapina ai danni di un anziano. La vittima è un uomo di 75 anni che ieri sera intorno alle 20.20 mentre stava rincasando è stato aggredito alle spalle e derubato del portafogli. Nessun bottino, perché di denaro l’uomo non ne aveva con sé, ma questo l’aggressore non lo poteva sapere. Nel buio della sera ha avvicinato la sua vittima e ha colpito.
È ricercato l’uomo che domenica notte ha lanciato sul volto della moglie 35enne del mastice industriale appiccando poi il fuoco. Le urla strazianti della donna hanno attirato l’attenzione di alcuni vicini che si trovavano a poca distanza dal luogo dell’aggressione. Mentre il marito, imprenditore 47enne, spariva nel nulla, i famigliari dell’uomo chiamavano i soccorsi. La donna ha riportato ustioni sul volto e sulla parte alta del corpo, ora è ricoverata nella terapia intensiva del reparto grandi ustionati di Padova e le sue condizioni sono da subito apparse ai medici gravissime.