Attorno alle ore 20:00 di ieri, mercoledì 6 marzo, due individui incappucciati hanno rapinato il supermercato Prix di via Duse, a Verona. Hanno fatto...
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Verona, nel corso di un controllo ai fini dell’antiriciclaggio svolto nei confronti di una money transfer della...
È finito in carcere un 39enne originario di Pozzolengo, un paese in provincia di Brescia, perché perseguitava e minacciava da mesi l’ex fidanzata. Dei...
Il Veneto farà parte di un progetto di ricerca dedicato ad approfondire le tematiche ancora poco chiare dell’autismo. Il Ministero della Salute ha stanziato...
Grave incidente stradale sull'autostrada A4, vicino all'uscita di Verona Est. Un bus carico di studenti è uscito di strada ed è finito contro un pilone. Nell'impatto il mezzo si è incendiato. 16 le vittime, ragazzi tra i 14 e i 18 anni, tutti di nazionalità ungherese. A bordo c'erano 40 persone. Intenso il lavoro dei soccorritori. Tutti i feriti sono stati trasportati nei vari ospedali della zona. La dinamica della tragedia dovrà essere ricostruita, il bus sarebbe finito fuori strada in maniera autonoma.
Corruzione sarebbe questo secondo la Procura scaligera il reato di cui si sarebbe macchiato Vito Giacino, arrestato sta mane. Giacino si era dimesso dal suo incarico di assessore della giunta Tosi, nonché da quello di Vice sindaco, lo scorso 15 novembre, non appena saputo dell’inscrizione del suo nome nel registro degli indagati. Nella vicenda sarebbe coinvolta anche la moglie noto avvocato veronese, per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Prometteva premi , sconti e vantaggi davvero troppo ghiotti per potervi rinunciare. Anche se di professione fa il ladro e gli acquisti li hai appena fatti con un bancomat rubato
Dramma in provincia di Verona. Due donne di 40 anni sono in gravi condizioni dopo essere state accoltellate dall’ex datore di lavoro. L’ uomo è un broker assicurativo. Pare che si fosse incontrato con le due donne per regolare delle vecchie pendenze economiche ma sarebbe nata una lite sfociata nella tragedia. E' successo ad Arcole (Verona).
Il loro settore era quello cinematografico, ma non erano né attori, né produttori tantomeno registi, bensì una sorta di pirati dei film che mettevano a disposizione del pubblico cibernetico migliaia di prime visioni, senza alcuna autorizzazione. La scoperta l’ha fatta il Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria della Guardia di Finanza, che ha sequestrato su ordine della magistratura veronese, le sedi operative dell’organizzazione e denunciato due persone