Ancora un blocco informatico, di nuovo in tilt le poste, un blackout che ha paralizzato nella mattinata di oggi i 14mila sportelli di Poste Italiane.
Numerose le code createsi negli uffici postali dello stivale e i disagi denunciati dagli utenti. Secondo le testimonianze raccolte all’uscita delle poste centrali padovane di via Garibaldi sta mattina non era possibile inviare corrispondenza, pagare bollettini postali e nemmeno ritirare le pensioni. E agli utenti veniva chiesto di ritornare il giorno successivo.
A denunciare per primo il blocco del sistema operativo informatico Mario Petitto, Segretario Generale Cisl-Poste, che in una nota ha commentato la situazione di disagio creatasi sta mane "Oggi gli uffici postali – ha ascritto Petitto - sono pieni di pensionati Inpdap che non riescono a riscuotere la pensione e di cittadini che non riescono ad effettuare alcuna operazione finanziaria agli sportelli".
A mandare in tilt il sistema sarebbe stato un problema informatico sulla cui natura però non è arrivata alcuna spiegazione da parte dei diretti interessati che a pomeriggio inoltrato non avevano ancora diffuso alcun comunicato stampa in merito all’intera faccenda.
Secondo alcune fonti il blocco si sarebbe protratto fino alle prime ore del pomeriggio poi la situazione sarebbe lentamente tornata alla normalità.
Una crisi che in Veneto si sta espandendo a macchia d’olio e che porta con se il triste fenomeno del suicidio degli imprenditori. Per dirla con le parole del monsignor Francesco Moraglia, patriarca di Venezia una crisi che “punge e non sembra essere giunta alla sua fase finale”. Si è espresso così il capostipite della chiesa cattolica durante il convegno di Aquileia che ieri ha riunito le 15 diocesi del Nordest. Moraglia ha spiegato come questo periodo, estremamente difficile dal punto di vista economico, non appartenga solamente a quei soggetti che potevano sembrare più deboli ma anche a quelli che sembravano essere i soggetti più forti come le imprese e gli imprenditori” e la cosa paradossalmente impressionate non sarebbe solo che qualche imprenditore decida di farla finita, ma che questo tragico fenomeno diventi diffuso vuol dire che l'economia, la politica, il mercato del lavoro devono trovare degli equilibri".
Cambiano nuovamente le regole per le carte d’identità. I documenti di recente emissione hanno una nuova regola per la scadenza: il termine di validità del documento coincide con la data di nascita del proprietario. Per i documenti già eseguiti, emessi dopo il 10 febbraio, è uscita una proroga e la scadenza è prorogata automaticamente al compleanno successivo a quello di scadenza del documento stesso.La nuova disposizione si applica anche nel caso di rinnovo. La carta d’identità comunque ha una durata variabile a seconda dell’età del cittadino.Per i maggiorenni la scadenza è fissata in dieci anni, durata di 5 anni per chi ha un età compresa tra 3 e 18 anni e in 3 anni per i minori di tre anni. Le stesse regole valgono per le carte d’identità non valide per l’ espatrio rilasciate a cittadini stranieri.
Pasquetta senza pioggia ma con giubbotti pesanti. Se l’acqua ha risparmiato la festa e ha reso possibili le scampagnate, il termometro non è stato clemente. Temperature molto più basse dei giorni scorsi hanno richiesto un abbigliamento decisamente più pesante e i più temerari non hanno rinunciato alla classica gita sui colli o sugli argini. Niente traffico però come accade solitamente, a testimonianza che, forse, molti hanno abbandonato l’idea di stare all’aperto
Nel fine settimana appena trascorso la Polizia Stradale del Veneto ha monitorate le strade, per la prevenzione degli incidenti stradali e la guida in stato di ebbrezza. I controlli sono stati effettuati sulle strade di Rovigo, Vicenza e Treviso. Fermati 220 automobilisti, di questi 11 sono risultati positivi al alcol-test. Per loro è scattato il sequestro dell’auto, ritiro patente e pesanti sanzioni pecuniarie. In totale il ritiro patente ha riguardato, 9 uomini e 2 donne.
E’ emergenza nei Colli Euganei. Gli agricoltori si dicono disperati, stanchi e molto arrabbiati, perché i colli e la campagna circostante sono invase da branchi di cinghiali che devastano colture, piante, campi, vigneti e oliveti, un’emergenza che ancora nessuno ha saputo risolvere, ma la situazione potrebbe degenerare se le autorità non procederanno immediatamente con l’avvio degli abbattimenti. Il presidente di Coldiretti Padova Marco Calaon, sottolinea che i cinghiali, stanno devastando letteralmente ettari ed ettari di coltivazioni in tutta l’area Euganea, da Vo ad Arquà Petrarca, da Teolo a Galzignano, sia nelle zone collinari che nella campagna circostante, e non passa giorno senza che non si registrino danni ingenti a causa del passaggio dei cinghiali, che ormai si muovono indisturbati su tutto il territorio. A Teolo e Torreglia diversi agricoltori stanno pensando seriamente di rinunciare alle semine perché c’è il concreto rischio che i cinghiali distruggano ogni cosa.
Stanno arrivando le festività Pasquali e con queste giornate coinciderà l’arrivo del maltempo. Il territorio sta soffrendo una grave situazione di siccità che dovrebbe trarre giovamento dall’arrivo del maltempo. Se da un lato le piogge rovineranno le vacanze di chi ha scelto di godere di qualche giornata di vacanza, dall’atro lato ci sarà un beneficio per l’ambiente. Tra l’altro oltre a risentirne le colture, la siccità sta aggravando il problema degli incendi. Nel vicentino, in particolare, per quel che riguarda il Veneto, sono stati molti i roghi che hanno trovato facile esca dal terreno secco e arido. La perturbazione in arrivo proviene dai Balcani. Previsto un calo di temperature anche di 10 gradi sul Triveneto.
Multe in arrivo per chi non avesse pagato il bollo auto o lo avesse pagato in ritardo. Regione ed Equitalia Nord infatti stanno recapitando oltre tremila cartelle esattoriali a tutti quei padovani che non avessero ottemperato ai propri doveri. Una multa che parte da non meno di 300 euro e che spesso arriva insieme ad altre gabelle arretrate. Ci sono casi addirittura in cui il contribuente è invitato a pagare nell’immediato cifre che vanno oltre i mille euro. Ma sono già numerosi i privati cittadini che spaventati per la maxi multa si sono rivolti alle associazioni consumatori.
Il Sinafo, il sindacato regionale farmacisti ospedalieri del Lazio ma appoggiato a livello nazionale, ha annunciato un mese di stato di agitazione permanente, per protestare contro il decreto liberalizzazioni. Ma avverte anche che se le richieste non saranno accolte, negli ospedali pubblici e nelle aziende sanitarie, a partire dal 30 Aprile, si partirà con lo sciopero del Viagra. Loredana Vasselli, Direttore UOC, Farmacie Territoriali, Asl, ha spiegato, che la protesta è contro l’iniquita’ nell’attribuzione dei punteggi ai titoli del servizio dei farmacisti pubblici, che operano negli ospedali e nelle aziende sanitarie locali, e chiede a nome di tutta la categoria, al ministero della Salute, l’attribuzione degli stessi punteggi dei titolari privati, perchè attualmente con questo testo siamo valutati circa la meta, altrimenti le farmacie saranno costrette a far partire il provocatorio sciopero del viagra, un farmaco importante e molto richiesto, ma che non mette a rischio la sicurezza del paziente.
Nel corso di Androlife, il progetto promosso dal Presidente della Società italiana di Andrologia, prof. Carlo Foresta, nel giro di una sola settimana, sono state ricevute, presso il call center nazionale, oltre ventimila telefonate, e sono state prenotate quasi tremila visite andrologiche, e a Padova ci sono state una serie di iniziative che hanno coinvolto tutto il Veneto ed anche altri centri di andrologia in Italia. L’obiettivo del progetto, è quello di abbassare il più possibile il rischio infertilità, a cui secondo le statistiche raccolte va incontro un giovane su tre.
Le caraffe per filtrare l’acqua potrebbero essere dannose, i filtri non renderebbero l’acqua migliore, ma la impoveriscono dei sali minerali come potassio e magnesio, sostanze molto importanti per l’organismo. Il ministero della Salute, guidato dal ministro Renato Balduzzi, ha firmato un provvedimento che comprende, oltre alle caraffe, anche gli impianti fissi di depurazione di case e ristoranti. I produttori dovranno obbligatoriamente informare i cittadini per consentire delle scelte di acquisto consapevoli ed avranno sei mesi di tempo per omologarsi al nuovo regolamento. Il pm Raffaele Guariniello di Torino ha commissionato una perizia mostrando che l’applicazione del filtro peggiora la qualità dell’acqua del rubinetto, impoverendola di sali minerali.
L’articolo 13 del decreto Salva Italia prevede che, se un anziano viene ricoverato in modo permanente in una casa di riposo, la casa, prima casa lasciata vuota, va considerata come una seconda casa, e quindi l’Imu da pagare passa dal 4 per mille al 7,6 per mille, quasi il doppio. Il sindacato dei pensionati della Cgil, lo Spi Cgil, ha notato che chi possiede una sola casa ma ha la residenza altrove deve pagare su quell’unica casa di cui è proprietario, l’Imu nella versione più cara prevista per la seconda abitazione.