Sono passati 50 anni da quel tragico 9 ottobre del 1963, in cui 4 minuti e un ondata di fango, spazzarono via le vite di 1910 persone. Bambini, adulti, anziani, travolti da 50 milioni di metri cubi di acqua e fango. Cittadini di 4 paesi colti nel sonno mentre riposavano nelle loro case ignari dell’’inferno che di li a poco li avrebbe travolti. La frana del bacino del Vajont compie 50 anni e oggi è il giorno del ricordo.
Nell’anniversario dei 50 anni dal disastro del Vajont si apre una vicenda sconvolgente ma che deve essere approfondita e la procura della Repubblica di Belluno ha avviato un indagini preliminare. In questi giorni la figlia del notaio Isidoro Chiarelli, morto 9 anni fa, riferisce di un dialogo avvenuto nello studio notarile tra dirigenti della Sade in cui si parlava di pilotare il 9 ottobre il distacco della frana dal monte Toc facendola cadere nell'invaso senza bisogno di avvertire la popolazione