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STAZIONE: VIGILI AGGREDITI, ARRESTATO MAROCCHINO

6 giorni di prognosi per i traumi e le contusioni riportate. È il bilancio dell’aggressione subita ieri da una pattuglia dei vigili urbani aggrediti in Piazzale Stazione da un uomo a cui stavano controllando le generalità. Provvidenziale per la risoluzione di una situazione ad alta tensione il passaggio di una gazzella dei Carabinieri. Accortisi del parapiglia in cui erano coinvolti anche due agenti della polizia locale gli uomini dell’arma sono intervenuti prima allontanando e poi arrestando il responsabile della rissa. Nei guai con l’accusa di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale è finito un cittadino marocchino 54enne A lui gli uomini in divisa si erano avvicinati dopo che un uomo di origini nigeriane aveva riconosciuto nel marocchino l’uomo che la sera prima lo aveva aggredito. Un semplice controllo da parte dei vigili che al magrebino hanno chiesto i documenti. Invece delle proprie generalità però l’uomo ha risposto con calci e pugni. Una violenza che ha finito con lo spedire all’ospedale i due colleghi curati al pronto soccorso per lividi ed escoriazioni. Dimessi nella medesima giornata i due agenti della polizia locale potranno tornare in servizio dopo la convalescenza.

Colto da raptus, aggredisce assistenti sociali

In un comune dell’alta padovana due assistenti sociali che seguivano un paziente con problemi psichici sono state aggredite, questa mattina, nella abitazione dell’uomo. Il padrone di casa è stato colto da un raptus sessuale e voleva approfittare di una delle due donne. Ha preso una pistola scacciacani e l’ha puntata contro le assistenti sanitarie. Quella oggetto delle sue mire è stata chiusa in bagno mentre in preda al terrore l’altra è riuscita a chiamare aiuto. Sul posto sono giunti i carabinieri e il 118 . Per l’uomo è stato necessario un Tso, trattamento sanitari obbligatorio.

Rapina tabaccheria S.Pietro Viminario: un arresto

Tre elementi in mano ai Carabinieri sono stati fondamentali per rintracciare l’autore di una rapina messa in atto qualche giorno fa in un bar tabaccheria di San Pietro Viminario, in provincia di Padova. La rapina era avvenuta alle 8 del mattino, lo sconosciuto aveva minacciato la titolare con un coltellino ma lei con prontezza di riflessi era riuscita a metterlo in fuga, utilizzando anche una mazza. In poche ore i Carabinieri della Compagnia di Abano hanno identificato l’uomo, un ventenne di nazionalità Serba. Fondamentali sono state le descrizioni della donna, ricche di particolari quasi fotografici, e, le riprese fatte da una telecamera di videosorveglianza di un negozio vicino al bar. Le immagini avevano ripreso il ragazzo che fuggiva a bordo di un motorino, vecchio stile. Questi elementi uniti ai dettagli del casco che il rapinatore aveva in testa hanno portato i militari ha eseguire ricerche nei luoghi frequentati abitualmente da tossicodipendenti. I Carabinieri hanno concentrato le ricerche nell’ambito della stazione di Padova e nel parcheggio è stato trovato il motorino del 20 enne. Dopo qualche tempo d’attesa e perlustrazione il giovane è andato a riprendersi il mezzo e a quel punto è scattato l’arresto convalidato stamane dal Gip Paola Cameran. Sotto al sellino era custodito il coltellino usato durante la rapina. L’arrestato è un giovane regolare sul territorio, abita in provincia di Padova con la famiglia, gente regolare che vive onestamente. Sul 20 enne verranno eseguiti ulteriori accertamenti per verificare se in passato si sia reso responsabile di altri agguati. Considerando che si tratta di un incensurato non è escluso che prossimamente venga scarcerato e sottoposto a obbligo di firma.

SANITA’: PADOVA, CATETERISMO VENOSO SURRENALICO ESAME SICURO

Il 40% della popolazione italiana soffre di ipertensione che nella maggior parte dei casi richiede terapie farmacologiche e cambiamento dello stile di vita. L’11...

Crisi: consigli per reagire

Reagire è questa la parola d’ordine contro la crisi secondo Andrea Payaro ingegnere informatico, professore dell’Università di Padova e autore del libro “Si Salvi Chi Può… Dal marketing e dalle sue strategie”, sintetica presentazione delle principali strategie usate dalle aziende per fare acquistare i consumatori e una serie di suggerimenti pratici rivolti alle persone per difendere il proprio salario. Sia le aziende che i consumatori a fronte di questo periodo di crisi per sopravvivere dovrebbero adottare nuovi comportamenti, ecco allora quali sono le regole principali per il consumatore e per le aziende. Innanzitutto il consumatore deve essere consapevole delle scelte di acquisto da fare sapendo che: non tutti i prodotti che vengono messi in offerta sono realmente vantaggiosi ma bisogna verificarne il vantaggio confrontandoli con i medesimi in altri punti vendita, acquistare con il 3x2 solo quando si tratta di un prodotto che si usa regolarmente e abbondantemente, ricercare sempre il punto vendita che propone il prodotto con il migliore rapporto qualità-prezzo, non essere disposti a pagare di più prodotti che vengono venduti come “Naturali”,potrebbero essere prodotti come gli altri, confrontare le etichette e gli ingredienti, vi sono prodotti assolutamente identici che si pagano in modo totalmente differente. Per quanto riguarda le aziende invece è necessario valutare quali siano i trend economici per i prossimi anni in modo da ridefinire il proprio prodotto o definire nuovi mercati. E’ quindi necessario sapere che:ci sono nuovi Stati in cui l’economia sta crescendo, è essenziale puntare al miglioramento continuo del prodotto, dare spazio a nuove idée progettuali e alle tecnologie base delle nuove strategie, fare attenzione a Sostenibilità e ambiente, temi importantissimi per il futuro dell’economia

Omicidio Piove di Sacco: 2 arresti

Poco meno di un anno fa il corpo del marocchino 27enne Mhammed Choufaoui, era stato trovato in avanzato stato di decomposizione da un connazionale entrato nel casolare di via Rusteghella a Piove di Sacco in cerca di un riparo. A causare la morte del giovane i numerosi colpi ricevuti alla testa e inferti con un corpo contundente. 11 mesi di indagini hanno portato i Carabinieri del nucleo investigativo di Padova a scoprire l’arma del delitto, una sedia e a trovare nell’uomo con cui il 27enne aveva diviso il riparo di fortuna l’assassino. In manette sono finiti Mohamedd Boudarte, marocchino 45enne, conosciuto con il soprannome di Rabat e ritenuto dagli investigatori il responsabile dell’omicidio e Adil Mijama 30enne reo di aver fornito un alibi al connazionale e per questo accusato di favoreggiamento. Ad incastrarli i tabulati telefonici che hanno fornito agli investigatori una realtà diversa rispetto a quella raccontata dai due marocchini. Un alibi falso, ma curato nei minimi dettagli tanto da essere stato, in un primo momento, ritenuto veritiero dagli investigatori. Le celle agganciate dal telefono cellulare dei due ha però smontato quella falsa verità.

Il medico del futuro: linee guida in convegno a Padova

Il medico, in futuro, nei prossimi 20- 30 anni sarà chiamato a svolgere un nuovo ruolo nei contesti sociali, politici e sanitari, e a Padova, sarà sottoscritta una dichiarazione che sarà sottoposta alle Istituzioni Nazionali ed Europee, che conterrà le linee guida per la pianificazione dell’educazione in medicina. La dichiarazione conterrà anche i nuovi compiti che le Scuole di Medicina dovranno assumere nell'ambito della formazione medica. Il convegno, organizzato dall’AMSE, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, si terrà a Padova dal 7 al 9 Giugno, e si intitolerà, Il ruolo futuro della Scuola di Medicina. Come saranno le Scuole di Medicina nel 2050? Sarà presieduto da esponenti di spicco del panorama accademico, sanitario e politico mondiale.

Dramma in campo: campionato sospeso

Tragedia in campo durante la partita Pescara – Livorno. Un malore improvviso ha stroncato la giovane vita di Piermario Morisini, 25 anni. Il giocatore del Livorno è caduto a terra, subito soccorso è stato trasportato all’ospedale ma il suo cuore si era già fermato. Un arresto cardiaco irreversibile, verso il quale il prodigarsi dei medici non è servito. Le fasi dei soccorsi stanno creando delle polemiche perché non sarebbero stati immediati a causa di un auto che ostruiva l’ingresso ma su questo verrà fatta chiarezza. Una morte difficile da accettare, un dramma che si è consumato davanti agli occhi di tantissimi sportivi e dei compagni di gioco che hanno vissuto attimi di impotenza . Ora rimane solo il dolore, un dolore che difficilmente può trovare consolazione o risposte ai perché del destino. Il mondo del calcio è unito nel dolore e il campionato è stato sospeso. Piermario Morosini, aveva indossato la maglia del Padova e anche quella del Vicenza. In Veneto la notizia della sua scomparsa si rincorre e quello che è accaduto continua a riecheggiare tra gli amici del calcio, tra i giornalisti che lo conoscevano e tra i tifosi. Impossibile accettare una morte così, a soli 25 anni.

Padova: picchia connazionale, rompe vetrata e minaccia carabinieri

Momenti di tensione in piazzale stazione a Padova dove un cittadino nord africano ha aggredito un suo connazionale e si è scagliato contro la vetrata del punto Snai, mandandola in frantumi. Nonostante i vetri a terra la sua collera continuava e così anche l’aggressione nei confronti del suo rivale che era terra sanguinante. Sul posto sono giunti in pochi minuti del N.O.R.M. della Compagnia di Padova che hanno scongiurato il peggio. L ‘ira dell’uomo però era diabolica, tanto che si è scagliato contro i Carabinieri, minacciandoli con una siringa. Per bloccare il nord africano è stato necessario l’arrivo di rinforzi e sul posto sono giunti una pattuglia mista dell’E.I. e dei Carabinieri di Prato della Valle in circuito per l’operazione “Strade Sicure. Alla fine i Carabinieri con una mossa fulminea sono riusciti a bloccarlo e disarmarlo. Una volta nell’auto di servizio, diretta alla Caserma di via Rismondo, il tunisino che continuava a lanciare calci e pugni è stato dichiarato in arresto. Su disposizione del magistrato di Turno è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima. Ben Dagboush Mohamed Salah, tunisino di 30 , si trova sul territorio in posizione irregolare. Il ferito, invece, è stato trasportato all’ ospedale dove è stato medicato.

Padova: arrestato pusher

Un cittadino tunisino di 33 anni è stato arrestato dai Carabinieri del N.O.R.M della Compagnia di Padova, perché colto in flagranza di reato mentre...

Fontaniva: rapina in banca con la maschera

Rapina questa mattina alla filiale della Banca Antonveneta di Fontaniva, in Piazza Monsignor Micheli. Ad agire un uomo solitario che indossava una maschera, stile americano, che rappresentava il volto di un anziano. L’ uomo armato di taglierino ha minacciato i dipendenti e si è fatto consegnare l’incasso. Il bottino ammonta a 8 mila euro. Dopo aver preso il denaro, il rapinatore si è dileguato a piedi. Sul posto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Cittadella che hanno avviato le indagini alla ricerca del malvivente.

Padova: allarme truffe anziani

Continuano le truffe nei confronti delle persone anziane, le più fragili e le più indifese che diventano facile preda di persone senza scrupoli. Solo ieri mattina a Padova ne sono state compiute 4, i colpi sono stati messi a segno ad una distanza di 50 minuti ciascuno. Nei primi tre casi ad agire sono stati due uomini, ben vestiti e con una buona presenza. Il primo episodio è avvenuto in via Avellino, hanno suonato alla porta di una donna di 82 anni spacciandosi per finti poliziotti, hanno detto di dover eseguire un controllo per un problema del gas. Mentre uno distraeva la padrona di casa, l’altro è piombato in camera da letto impossessandosi di denaro e gioielli. Cinquanta minuti dopo, probabilmente sempre la stessa coppia si è portata in via Facciolati suonando alla porta di una 76 enne e questa volta gli abili truffatori si sono presentati come vigili urbani. Affermando che c’erano problemi di sicurezza in zona hanno chiesto di verificare l’abitazione e anche in questo caso hanno fatto sparire i beni della signora. La scena si è ripetuta in via Canestrini, vittima questa volta un uomo di 84 anni. Sempre spacciandosi per vigili urbani, il duo, informando che c’ era stato un furto in una casa vicina si è fatto mostrare dove l’uomo teneva il denaro, per capire se era un posto sicuro e anche in questo caso è scattato il furto. Nella stessa mattinata un'altra trappola è stata tesa ad una donna di Vigonza, in via S. Antonio.

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