Quella parte di veneto drammaticamente colpita dal maltempo continua a lavorare per ricostruire ciò che è andato distrutto. Dobbiamo poi ricordare i disastri provocati dalle frane, strade che si sono rialzate e la montagna che di guai ne ha patiti altrettanti. Una prima stima fatta dalla Regione parla di 500 milioni di euro. La Regione, per avere un quadro più completo, ha dato cinque giorni ai sindaci per un primo bilancio generale dei danni
Un'assicurazione nazionale, come esiste in altri Paesi, per far fronte alle emergenze ambientali: è la proposta che lancia il Governatore del Veneto, Luca Zaia, dopo la nuova alluvione, con contestuale isolamento della montagna veneta e rischio valanghe, causata da una settimana di maltempo.
Stamane, con decreto del presidente Luca Zaia, la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di calamità su tutto il territorio regionale per l'emergenza maltempo. Un’emergenza che si estende dalle vette venete, interessate da una eccezionale nevicata, alla pianura messa in ginocchio dalle consistenti piogge che hanno decretato l’allerta per il sistema fluviale.
La Protezione Civile della Regione Veneto sta monitorando in continuo la situazione causata dal maltempo sul territorio e le maggiori criticità. Si osservano ancora precipitazioni estese su gran parte della regione, d'intensità prevalentemente debole, mentre sulle zone meridionali si nota un diradamento dei fenomeni. Le zone più coinvolte sono la pianura centro-settentrionale, le Prealpi e le Dolomiti meridionali. Il limite delle nevicate è rimasto su quote che vanno dai 1300/1500 m delle Prealpi ai 900/1100 m delle Dolomiti.
Sulla base della situazione meteorologica attesa, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del veneto ha dichiarato per Rischio Idrogeologico lo stato di attenzione, e stato di pre-allarme a livello locale in caso di fenomeni intensi, su tutto il territorio regionale. La dichiarazione ha validità dalla mezzanotte di oggi fino alla mezzanotte di mercoledì 30 ottobre. Si raccomanda agli Enti destinatari di prestare la massima attenzione per la sorveglianza dei fenomeni previsti sul territorio di competenza
Breve ma intenso. Perché la perturbazione che ha investito nelle scorse ore il nostro paese, soprattutto a nord est e nelle regioni Tirreniche, durerà poco più di 48 ore. Già dal pomeriggio di domani infatti le piogge su Veneto e Friuli cesseranno per lasciare il posto a graduali schiarite. Cambieranno anche le temperature che in queste ore sono scese in picchiata. Colonnina di mercurio che sta mane intorno alle 10 segnava 18 gradi, ma che gli esperti assicurano tornerà ai livelli di stagione già a partire da giovedì.
Nuova allerta meteo della Protezione Civile: nelle prossime ore una nuova perturbazione interesserà il nostro paese portando piogge e temporali su nord est e regioni tirreniche centrali. Sulla base delle previsioni disponibili gli esperti prevedono dal pomeriggio di oggi precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale sul Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno localmente intensi e potranno essere accompagnati da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento.
Il Maltempo è tornato prepotente in tutto il Veneto. La situazione è preoccupante e sembra non avere miglioramenti per le prossime ore. La maggior parte del territorio compresi i centri delle città venete hanno riportato allagamenti . In molti punti è stato necessario l’intervento della protezione civile e della polizia locale. Non sono mancati gli incidenti stradali provocati dal fondo stradale reso viscido dalla pioggia e in alcuni punti provocato anche dalla scarsa visibilità creata dalla consistenza delle piogge. A preoccupare in queste ore e per le prossime sono le condizioni dei fiumi.
Oltre 24 ore di pioggia ininterrotta stanno causando i primi allagamenti in città. Stamane una corsia della tangenziale sud in direzione Padova, all’altezza di viale Navigazione interna è stata chiusa al traffico perchè allagata. Quelle che state vedendo sono invece le immagini di Vigonza qui i fossati che corrono lateralmente alla strada sono già esondati trasformando tutto in un enorme pozzanghera. Impossibile distinguere il manto stradale.