Ha collaborato con la giustizia e per questo il pentito e la sua famiglia godono ora di una particolare protezione che deve salvaguardarli da possibili atti di vendetta e ritorsione. Un protezione che secondo il 37 enne siciliano non sarebbe adeguata. Per questo l’uomo si è incatenato davanti alla Prefettura di Rovigo. A preoccuparlo sono le sorti del figlioletto di appena sei anni e della moglie per tutelare i quali si è rivolto al Prefetto del capoluogo polesano chiedendgoli di intercedere con il servizio centrale di protezione che fa capo al ministero dell'Interno.