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Auto rubate: trovato nascondiglio in Emilia

Auto di lusso rubate in Veneto ma anche in Lombardia e Lazio sono state recuperate nella notte in una zona del basso reggino. Le auto erano nascoste in un ex stalla. A trovarle sono stati i carabinieri di Reggio Emilia. Le macchine, tutte di grossa cilindrata, erano state rubate a imprenditori. Probabilmente il nascondiglio era una base logistica per tenere nascosti i veicoli e poi rimetterli sul mercato.

Aiuti Emilia: via libera Consiglio Unione Europea

Circa una settimana fa , i Ministri per gli Affari Generali dell’Unione Europea hanno formalizzato l’intesa raggiunta dall’Ecofin,confermando il via libera agli aiuti comunitari per il terremoto in Emilia. Il pacchetto per sganciare gli aiuti, è composto da altre integrazioni al bilancio Ue 2012 e dal bilancio 2013, tutte questioni rimaste bloccate dallo scontro che si era aperto tra Commissione, Consiglio e Parlamento Europei. La chiusura dell'iter legislativo relativo ai 670 milioni stanziati, nell'ambito del Fondo di Solidarietà in favore dei terremotati di Emilia, Veneto e Lombardia è prevista per Mercoledì 21 Novembre

SISMA: PROTEZIONE CIVILE, ASSISTITI SCENDONO SOTTO 9 MILA

La protezione civile ha fornito un aggiornamento sulla situazione attuale del numero di sfollati nelle zone terremotate. Il numero, rispetto ad un mese fa, è nettamente calato anche se rimane ancora alto. 8779 sono le persone che ancora vivono fuori casa e necessitano di aiuto, nei territori dell’emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Queste persone vivono ancora nei campi di accoglienza o in strutture predisposte dopo il dramma del sisma.

TERREMOTO: APPROVATO DECRETO PER FONDO RICOSTRUZIONE

E’ stato approvato il decreto che istituisce il Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate colpite dal sisma dello scorso maggio. La firma del Presidente Monti, di concerto con il ministero dell’ Economia, rappresenta un momento molto importante. Il decreto era stato presentato dai presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. La ripartizione prevede le percentuali in basi ai danni fino ad ora riscontrati. In base alle verifiche oggettive attuali è stato stabilito per il 2012, una ripartizione così suddivisa: 95% in favore della Regione Emilia Romagna

TERREMOTO: SALITO NUMERO VITTIME

E' salito a 15 il numero delle vittime del terremoto avvenuto oggi in Emilia Romagna e avvertito in quasi tutto il nord Italia. Decine anche i feriti e ovviamente si continua a scavare tra le macerie. Alle migliaia di sfollati dal 20 aggio se ne aggiungono altri 2000 da Crevalcore. Una situazione drammatica che richiede interventi costanti e un aumento dei soccorritori. Sulle zone maggiormente colpite si sono uniti cinquanta militari del Genio Ferrovieri di Bologna, con relativi mezzi. Si sommano ai militari già in azione dai giorni scorsi. Una ventina di genieri con 4 mezzi sono arrivati a Cappelletta del Duca, presso S. Felice sul Panaro. L'appello della Protezione Civile è anche a lasciare libere le stradale, come la Statale 12 del Canaletto, che unisce Mirandola a Modena, via preferenziale per i soccorsi. Oltre ai crolli nei comuni prossimi all'epicentro (Medolla, Mirandola e Cavezzo) ne sono stati registrati anche a a Mirandola (coinvolti il duomo e la chiesa di San Francesco), Finale Emilia e San Felice sul Panaro. La prima forte scossa di grado 5.8 è avvenuta alle 9.07 di questa mattina. Altre tre scosse, a pochi minuti dalle 13.00, in rapida successione ma di grado 5.4-. Panico e terrore nelle zone Emiliane ma paura anche in tutto il Veneto dove il movimento si è fatto sentire con violenza. Anche in Veneto ci sono situazioni delicate come nel rodigino dove vi sarebbero decine di falle dalle quali è fuoriuscita acqua e sabbia in quantità. La situazione è apparsa ben visibile dagli elicotteri che hanno sorvolato la zona nel primo pomeriggio, si chiama " fenomeno della liquefazione", un fenomeno poco conosciuto in Italia ma ben conosciuto in Giappone.

Nuovo terremoto:cosa dicono gli esperti

La gente è preoccupata e si domanda cosa succederà nei prossimi giorni. Purtroppo attraverso internet ,qualcuno ,sui social network lancia allarmi con previsioni di scosse, fornendo anche l’entità del magnitudo, si tratta di commenti allarmanti di cui vi preghiamo di non tenere conto. E’ impossibile prevedere con certezza orari e località, quindi non fatevi spaventare da commenti lasciati da chi non è esperto. Secondo i sismologi invece le scosse registrate nelle ultime ore fanno sempre parte dell’ondata sismica iniziata il 20 maggio. In quell’occasione, ha spiegato Stefano Gresta, Presidente Istituto Nazionale di Geofisica, si è aperte una faglie lunga 40 km e alcune derivazioni con le scosse più leggere dei giorni successivi hanno aperto ulteriori faglie che quando si rompono provocano un energia tale da farsi sentire come nella giornata odierna. Nelle prossime ore il movimento tellurico dovrebbe continuare per questa fase che deve assestare la conformazione sotterranea e non è escluso che in caso di ulteriori rotture l’energia prodotta sia di pari grado. La zona, sempre secondo gli esperti, resterà sempre la stessa e non è in migrazione.

Nuova scossa: paura al nord

Un nuovo sisma di intensità pari a 5.4 è stato registrato poco dopo le 13. Un movimento molto forte che lascia i cittadini in un clima di paura perchè al momento non è possibile fare previsioni sul futuro. Le scosse sono state due una attaccata all'altra, prima il magnitudo 5.4 agganciata da una un altro movimento ondulatorio avvenuto nell 'immeddiato.

Terremoto: 10 vittime e decine di feriti

Sarebbe di 10 vittime il primo bilancio del tragico terremoto che questa mattina alle 9 e qualche minuto ha colpito il nord Italia. Un numero che purtroppo sarebbe destinato a crescere nelle prossime ore. La scossa di terremoto di grado 5.8 della scala Richter è stata avvertita chiaramente in tutto il settentrione I comuni prossimi all'epicentro sono quelli della provincia di Modena, Medolla, Mirandola e Cavezzo. Una scossa che avviene nelle stesse zone e 9 giorni dopo l’evento sismico del 20 maggio scorso che contò sette vittime e settemila sfollati. La terra trema ancora e non lascia scampo. Crolli di cornicioni, e di intonaci si sono registrati anche nella nostra Regione fortunatamente senza causare nessun danno grave. In molte scuole ed edifici pubblici del Veneto sono scattati i piani di evacuazione . A Venezia la forte scossa ha provocato la caduta di una statua ai Giardini Papadopoli, vicino a Piazzale Roma, caduta che ha sfiorato una donna. A Rovigo un operaio è stato colpito da un pezzo di cornicione mentre stava allestendo le impalcature per la messa in sicurezza della chiesa di Salara, già lesionata dalla scossa di nove giorni fa. L'operaio è stato trasportato all'ospedale per accertamenti, ma non è pericolo di vita. Anche a Padova qualche palazzo storico è rimasto lesionato. Distacchi di intonaco si segnalano alla Basilica di Sant'Antonio, con momenti di grande paura per i presenti , ma senza nessun ferito. Un ferito lieve si è registrato invece vicino alla basilica di Santa Giustina dove una persona ha riportato qualche escoriazione per alcuni calcinacci caduti dall’alto. Evacuati per precauzione il Palazzo della Ragione e il Palazzo del Bo

Terremoto: firmati stanziamenti

Il Presidente del Consiglio Mario M onti, si è recato a Sant’Agostino, il paese del Ferrarese che ha avuto il maggior numero di vittime nel terremoto di sabato notte. Il Premier, è stato accolto da alcuni cittadini con fischi e urla, contro i disagi per le tante tasse, ma anche per la paura che le spese per la ricostruzione del dopo terremoto tocchino alla cittadinanza, dal canto suo, il Presidente ha ricordato che bisogna ripartire al più presto. Intanto nelle ultime ore il consiglio dei ministri ha stanziato una cifra importante per le province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova. Saranno utilizzate le risorse del Fondo nazionale per la Protezione civile, rifinanziato con 50 milioni di euro. Possibile anche un rinvio per il pagamento dell'Imu per case e imprese dichiarate inagibili. Diversa la situazione in Veneto dove è avvenuto un intervento delle giunta regionale che ha stanziato cinquecentomila euro per i primi interventi di messa in sicurezza. Firmato dal Presidente del Veneto Luca Zaia, il decreto per lo stato di crisi per le aree più colpite del rodigino

Terremoto: prosegue sciame sismico

Mentre in Emilia i comuni gravemente colpiti dal terremoto hanno passato la notte fuori casa e in preda al terrore, con un continuo sciame sismico, nel Veneto, la notte è passata in maniera tranquilla. Un week end che ha fatto vivere la maggior parte delle persone in un clima di tensione e con la paura del ritorno di nuovi movimenti tellurici. Panico e tensione sono stati un denominatore comune nella maggior parte della gente. Centinaia le chiamate a Vigili del Fuoco per capire cosa stesse succedendo l’altra notte e la consapevolezza che un movimento così forte aveva sicuramente creato danni seri in qualche punto. I comuni Emiliani gravemente colpiti registrano migliaia di sfollati che hanno passato la notte fuori. 7 le vittime, decine e decine di feriti. Numerosi i crolli. Nelle ultime 24 ore sono state avvertite oltre cento scosse, l'ultima alle 7.24 di oggi, di magnitudo 2.5. Dopo il sisma 5.9 Richter, la replica più forte è avvenuta alle 15.18 di ieri, con magnitudo 5.1, che ha provocato altri crolli. Delle oltre 100 repliche, sei sono state di magnitudo compresa tra 4 e 5; una trentina di magnitudo tra 3 e 4, le altre di magnitudo inferiore.

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