Nel corso del 2011 oltre 107 mila persone si sono rivolte al Telefono amico per chiedere sostegno psicologico e farsi ascoltare. Nel solo Nord-est ad alzare la cornetta sono stati in 10 mila. Numeri in crescita su cui incide in maniera direttamente proporzionale la crisi. I dati presentati dall’associazione di volontariato parlano chiaro: sempre di più è la paura a governare le vite degli italiani, facendoli sprofondare nell’angoscia. Il timore più diffuso è proprio quello che riguarda il futuro vissuto come incerto. E se le donne trovano sostegno nella rete familiare e nelle amicizie sono gli uomini a rivolgersi al servizio con più frequenza. Il 70% degli utenti è di sesso maschile. Il 30,72% di essi ha tra i 36 e i 45anni, mentre il 24,7% ne ha tra i 46 e i 55. Il 41% di chi si rivolge al servizio ha un lavoro, il 35% è pensionato, solo il 12% risulta invece disoccupato e si ferma all’8% la percentuale delle casalinghe.
Così i volontari, formati con corsi di 6 mesi e pronti ad indirizzare verso gli enti di riferimento, non si trovano più a dialogare con anziani bisognosi di compagnia come accadeva 43 anni fa agli arbori del servizio, ma con uomini, professionisti, rimasti soli a causa di divorzi e separazioni e angosciati dal domani.
SOCIETA’: UOMINI SEMPRE PIU’ SOLI E INTIMORITI DA PRECARIETA’ FUTURO, I DATI DI TELEFONO AMICO
Nel corso del 2011 oltre 107 mila persone si sono rivolte al Telefono amico per chiedere sostegno psicologico e farsi ascoltare. Nel solo Nord-est ad alzare la cornetta sono stati in 10 mila. Numeri in crescita su cui incide in maniera direttamente proporzionale la crisi. I dati presentati dall’associazione di volontariato parlano chiaro: sempre di più è la paura a governare le vite degli italiani, facendoli sprofondare nell’angoscia. Il timore più diffuso è proprio quello che riguarda il futuro vissuto come incerto.
