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Orsini “L’intelligenza artificiale è oltre la quarta rivoluzione digitale. Dobbiamo appassionare i giovane a fare impresa”

SIRACUSA (ITALPRESS) – “L’intelligenza artificiale è oltre la quarta rivoluzione digitale. Potrebbe cambiare la giornata lavorativa, il mondo della sanità e altro ancora”. Così Emanuele Orsini, presidente Confindustria a Siracusa in occasione di Education & open innovation forum. “Io credo che oggi abbiamo bisogno di appassionare i nostri giovani a fare impresa. Per fare questo abbiamo bisogno di incoraggiarli non solo migliorando l’accesso al credito. Io credo in un dialogo che deve essere necessario tra il mondo dell’università e il mondo del lavoro. In Italia oltre 250 Mila imprese hanno più di 10 dipendenti, e questo è un dato rilevante che smonta il luogo comune dell’imprenditore. Dobbiamo essere orgogliosi di questo tessuto produttivo”.

Sulla manovra 2026 il presidente di Confindustria ha detto: “Noi abbiamo bisogno di crescita in questo momento. Noi abbiamo chiesto che non si pensi solo per un anno ma che si lavori a un piano industriale italiano e europeo. Nella legge di bilancio ci sono punti che non ci piacciono, come la doppia tassazione di cui si sta parlando in questi giorni. Altro tema importante è quello del credito di imposta che non ci piace così come in manovra. E poi sui fondi di garanzia io credo che riescano a dare una mano per fare gli investimenti”.

“Dobbiamo cercare di mantenere il made in Italy competitivo contro gli altri colossi – ha proseguito -. È ovvio che gli Usa per noi sono un canale importante, e sicuramente i dazi incidono. Però il vero tema è il cambio. Com’è possibile che oggi non riusciamo a lavorare in ambiti nuovi? Per esempio nel settore dell’ambiente. Per mantenere il made in Italy abbiamo bisogno di proteggerci anche nei confronti del made in Cina. Bisogna riflettere anche sulle regole che abbiamo in Europa perché non essendo valide per tutto il mondo il campo di battaglia è la concorrenza. Per quanto tempo possiamo essere competitivi? Oggi noi parliamo di Europa, ma non esistono parametri europei né dal punto di vista economico, dell’energia e della difesa. Noi vogliamo una Europa più compatta anche per difendere il nostro made in Italy. Per garantire il benessere dell’Europa dobbiamo mettere al centro delle riflessioni le imprese”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).