Protesta degli avvocati contro le liberalizzazioni. Dopo le astensioni dell’ultimo periodo, preannunciati altri sette giorni di sciopero. Dal 15 al 23 marzo astensione dal lavoro e il 15 si svolgerà una manifestazione a Roma davanti al ministero della Giustizia. Blocco totale dell’attività giudiziaria con sciopero bianco e autosospensione del gratuito patrocinio e della difesa d’ufficio. Tra le novità previste dalla riforma: abolizione delle tariffe, la “delegificazione dell’ordinamento forense”, l’introduzione dei soci di capitale negli studi legali e tanti nuovi provvedimenti che per la categoria andrebbero a indebolire la figura dell’avvocato. La decisione di ricorre ad un nuovo sciopero è arrivata dall’assemblea, convocata a Roma dall’organismo unitario dell’avvocatura, alla quale hanno partecipato gli ordini ,il Consiglio nazionale e la Cassa Forense.
In subbuglio anche la categoria dei giudici di pace, anche loro hanno annunciato l’astensione dal lavoro, il 12 marzo, per protesta. I giudici di pace chiedono al governo di riconoscere alla categoria “diritti fondamentali, di rango costituzionale, attualmente negati”, come la continuità del rapporto, la tutela previdenziale ed adeguate garanzie di indipendenza e autogoverno. Ad oggi però da parte del ministro Severino non è mai giunta risposta