ROMA (ITALPRESS) – Il governo libico dell’est incaricato dalla Camera dei Rappresentanti, guidato dal Primo Ministro Osama Hamad, ha annunciato ufficialmente l‘annullamento della visita dei ministri dell’Interno di Italia, Grecia e Malta, nonché del Commissario europeo per la migrazione, dichiarandoli “persone non gradite”, a causa di quelle che ha definito “gravi violazioni del protocollo diplomatico e della sovranità libica”.
Secondo quanto riportato nel comunicato n. 19 del 2025, il governo sostenuto dal Maresciallo Khalifa Haftar ha affermato che i comportamenti delle delegazioni in visita costituiscono una violazione delle leggi nazionali che regolano l’ingresso e gli spostamenti dei diplomatici sul territorio libico, e che esse non hanno rispettato le procedure ufficiali previste né si sono coordinate con il Ministero degli Esteri libico. Il comunicato chiarisce che le delegazioni straniere sono atterrate all’aeroporto Benina di Bengasi senza rispettare le normative vigenti, motivo per cui sono state invitate a lasciare immediatamente il Paese e dichiarate non benvenute. Il governo ha ribadito l’impegno della Libia a collaborare con le missioni diplomatiche e le organizzazioni internazionali nel rispetto della legislazione nazionale e degli accordi e trattati internazionali, purché venga rispettata la sovranità del Paese e delle sue istituzioni.
Questa decisione arriva in risposta alla recente visita dei ministri dell’Interno europei alla capitale Tripoli, dove si sono incontrati con il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale, Abdelhamid Dabaiba, e i suoi ministri. Il governo dell’est ha interpretato tale visita come un affronto diretto e un riconoscimento implicito del governo rivale con sede a ovest. Questa mattina il Ministro dell’Interno ad interim del Governo di Unità Nazionale, Imad Mustafa Al-Trabelsi, ha ricevuto il Ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi, il Ministro dell’Interno greco Michalis Chrisochoidis e il Ministro dell’Interno maltese Byron Camilleri, presso il complesso delle sale di Ghabet Al-Nasr nella capitale Tripoli, per discutere il dossier dell’immigrazione irregolare.
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