La base dell’organizzazione era in due campeggi della movida veneziana, in quella Jesolo pronta a far partire la stagione estiva 2013.
Divertimento che nelle notti sfrenate di migliaia di turisti passa anche per il sesso a pagamento. Necessario dunque mettere sulle strade più ragazze. In questo si era specializzata l’organizzazione criminale scoperta dalla squadra mobile di Venezia. In manette sono finiti due cittadini ungheresi, mentre un terzo uomo risulta ancora ricercato.
Secondo quanto emerso dalle indagini il gruppo contattava le ragazze minorenni anche rivolgendosi agli orfanotrofi ungheresi . Alle loro giovani connazionali, per la maggior parte cresciute nelle strutture e spesso con adozioni finite male alle spalle, il gruppo prometteva un lavoro serio. La realtà però una volta giunte in Italia si dimostrava ben diversa.
La polizia, da alcune settimane, aveva monitorato la zona centrale della città dopo aver riscontrato una crescente presenza di giovani prostitute arrivate in vista della stagione turistica. Quattro le ragazze neo maggiorenni rintracciate durante il blitz, fra cui una 17enne. Seguendo il loro percorso a ritroso i poliziotti sono così riusciti a ricostruire l’intera vicenda.