ROMA (ITALPRESS) – “Oggi celebriamo il Giorno della libertà, istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana. Una giornata...
ROMA (ITALPRESS) – “Il clima esasperato di contrapposizione non favorisce ovviamente il dialogo, l’intesa sui punti di contatto, la serenità di un dibattito democratico...
ROMA (ITALPRESS) – “Apprezziamo le proposte che rendono l’attuale assetto normativo della Corte sempre più coerente con la funzione di garanzia verso i principi...
ROMA (ITALPRESS) – Del concordato fiscale “ne pensavo male già prima. Ma ora si può dire senza remore: questo governo legalizza l’evasione fiscale. Anzichè...
ROMA (ITALPRESS) – A due anni esatti dall’insediamento del Governo Meloni, la squadra dei ministri è rimasta sostanzialmente immutata, fatta eccezione per la sostituzione...
ROMA (ITALPRESS) – “Il progetto Albania, sul quale abbiamo registrato il forte interesse di 15 Paesi europei e soprattutto della Presidente della Commissione europea,...
Il Tar del Veneto ha confermato la sospensiva alla legge regionale e ha rinviato gli atti alla Corte Costituzionale riguardo all'apertura domenicale e festiva degli esercizi commerciali prevista dalla manovra sulle liberalizzazioni. L’ordinanza non è definitiva ma nel frattempo resta attiva la sospensiva alla legge regionale. Una decisine che ha già fatto scattare una serie di commenti negativi dalle associazioni di categoria
Ha deciso di impugnare il provvedimento governativo che istituisce la tesoreria unica. Lo ha annunciato la Giunta regionale del Veneto ed il suo Governatore Luca Zaia che ha palesato il ricorso alla Corte costituzionale. Secondo Zaia infatti questa sarebbe una misura dichiaratamente centralista e che va contro ogni dettame federalista. E’ come, ha spiegato con l’utilizzo di una metafora, se si desse un salvadanaio a dei bambini per insegnare loro a risparmiare e poi improvvisamente questo salvadanaio gli venisse tolto.
La Regione Vento possiede ben 307 auto blu di cui 28 con autista, più di tutte le altre regioni italiane. E’ questo il dato sconcertante emerso dalle cifre che il ministero della Pubblica amministrazione ha messo on-line e che nei giorni scorsi hanno riportato le testate Libero e TG Com. Palazzo Balbi, si legge, avrebbe a disposizione un parco auto di tutto rispetto: 8 Audi, 1 Mercedes, 44 Rover, 6 lancia e così via. E addirittura 116 vetture su 307 avrebbero una cilindrata superiore a 1900 cavalli. Una notizia che ha subito scatenato non poche perplessità e alla quale hanno replicato il vicepresidente della giunta regionale Martino Zorzato ed il Governatore del veneto Luca Zaia. Zorzato ha spiegato che si tratterebbe solo di una questione tecnica e che evidentemente le altre giunte regionali, che risultano avere meno macchine, hanno intestato le loro auto ad altri enti. Le auto di rappresentanza di Palazzo Balbi, non veramente blu perché non ministeriali, sarebbero solo sette, cioè quelle a noleggio. Le altre invece sarebbero macchine di servizio
Sarà una giornata di duro lavoro per il sindaco di Rovigo Bruno Piva. Il primo cittadino pidiellino ha aperto da stamane le consultazioni, obiettivo il rimpasto di giunta. Se non si trova l’accordo il pericolo è quello delle elezioni anticipate. A Far tremare la giunta comunale la componente leghista che ieri, nel tardo pomeriggio, ha formalizzato le dimissioni di ben due esponenti. Quello che doveva essere un atto unico che interessava l’uscita di scena dell’assessore al personale Franco Berti si è invece trasformato in un duetto. A rassegnare le dimissioni anche il vicesindaco Monica Giordani.
Porre fine ai disagi che subiscono i pendolari della tratta ferroviaria Trieste-Venezia. E’ questo lo scopo della mozione approvata all’unanimità dalla terza commissione trasporti della Provincia di Venezia. Una richiesta presentata dalla Lega Nord e rivolta alla Giunta. Si chiede di attivarsi con l'assessore ai trasporti della Regione affinché si possa risolvere l’incombenza dei pendolari che sono costretti per le più svariate ragioni da lavorative a quelle di studio a dover usufruire di un servizio sempre più scadente.
Una decisione avvallata dall’Anci quella del Comune di Venezia che ha proposto un’azione legale per ottenere l'accertamento della non sussistenza dell'obbligo di trasferimento della cassa comunale alla ragioneria generale dello Stato. Insomma un’azione legale contro il trasferimento dei fondi delle tesorerie comunali allo Stato. Ad annunciarlo durante la riunione del consiglio di presidenza il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni . A farsi sentire anche il governatore Luca Zaia che ha sottolineato come l'accentramento a livello nazionale sia un pessimo segnale che va nella direzione opposta al federalismo tanto invocato e decantato dal governo.
La proposta del Governo Monti, è che anche la Chiesa pagherà L’Ici, saranno esentate dal pagamento della tassa sugli immobili solo le iniziative no-profit. La decisione arriva insieme alla celebrazione dei Patti Lateranensi di giovedì 16 febbraio, un’occasione per esaminare la nuova regolamentazione.
Un consiglio regionale a dir poco infuocato quello che si è tenuto ieri a proposito della votazione dello Statuto e dell’incontro a Roma tra il presidente della Giunta Zaia e il capo del governo Monti. A parlare per primo l’assessore Roberto Ciambetti, portavoce del presidente Zaia ancora nella capitale. L’assessore ha sottolineato la decisione di impugnare davanti ai giudici della Corte Costituzionale l’articolo 30 dello Statuto sull’autonomia finanziaria e la legge elettorale.
Il presidente della provincia di Treviso Leonardo Muraro lancia l’allarme dopo la scelta del Governo di porre la fiducia al provvedimento “svuota-carceri”. Per Muraro si tratta di tratta di indulto anche se viene chiamato con un altro nome. La scelta del Governo Monti mette a rischio la sicurezza dei cittadini.
"I problemi sono tanti e dobbiamo continuare in questo percorso delle riforme. Ci sono imprenditori che hanno voglia di mettercela tutta e di uscire da questa situazione difficile". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, all'assemblea degli industriali di Padova. Per Marcegaglia il Veneto resta esempio di come si possa ripartire per il rilancio del Paese.
Si chiama Question Time ed è la nuova modalità di interrogazione diretta che entrerà in vigore anche nel consiglio regionale del Veneto a partire dalla prossima seduta dell’assemblea prevista per il 7 febbraio. Ma ecco di cosa si tratta. I consiglieri regionali sulla falsariga di quanto già sperimentato da anni alla Camera e al Senato, potranno presentare alla Giunta interrogazioni a risposta immediata.
"L'ambizione è di fare della Lega il primo partito di tutta la Padania", lo ha detto ieri Verona, Roberto Maroni, dove ha partecipato all’incontro che si è svolto in fiera per sostenere la ricandidatura di Flavio Tosi a sindaco della città.