ROMA (ITALPRESS) – In vista delle alte temperature previste anche nei prossimi giorni, il Ministero della Salute ricorda che è pienamente operativo, dal 26...
GENOVA (ITALPRESS) – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Genova – Sezione per le Misure di Prevenzione di...
FIRENZE (ITALPRESS) – Il Tribunale del Riesame di Firenze, accogliendo l’appello del Pubblico Ministero, ha disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere...
NAPOLI (ITALPRESS) – Nei giorni scorsi, militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli, nell’ambito di un’intensificazione delle attività di controllo economico...
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Gli agenti della Squadra Mobile di Reggio Emilia hanno eseguito cinque misure cautelari, sgominando un gruppo composto da sette cittadini...
Ha travolto con l'auto un vicino di casa con il quale c'erano dissapori da circa due anni. Gianluca Gallina, 31 anni, di Montebelluna, é stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. La vittima 49anni , è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Treviso: è grave ma non sarebbe in pericolo di vita. E' accaduto ieri sera alla periferia di Montebelluna. I due hanno avuto un diverbio e si sono affrontati a parole sulla strada che costeggia la loro abitazione.
Ieri è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti il marito di Rossella Goffo, Roberto Girardi. Per l’omicidio della Goffo ricordiamo è accusato il presunto ex amante, il poliziotto ascolano Alvaro Binni, in carcere dallo scorso 15 febbraio. I pm hanno chiesto a Girardi, pediatra di Adria, di ricostruire gli ultimi mesi di vita della moglie, le frequentazioni di cui lui era a conoscenza, e altri particolari. Rossella Goffo, funzionaria della Prefettura di Ancona, era scomparsa il 4 maggio del 2010. Il suo cadavere era stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione il 5 gennaio del 2011 nel Bosco dell'Impero a Colle San Marco di Ascoli
Automobilisti salassati dal costo del carburante ma in alcuni casi anche truffati da gestori senza scrupoli. La guardia di finanza ha passato al setaccio 350 distributori tra Padova e provincia. Quello che è emerso è davvero sconvolgente alcuni gestori taroccavano le colonnine ed erogavano al cliente una quantità di carburante inferiore a quella che pagavano. Non tutti i gestori ovviamente ma su 350 verifiche 24 colonnine sono risultate manomesse, due distributori, uno a Vigodarzere e uno in Corso primo Maggio a Padova ora risultano chiusi. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno appurato che per il pieno di un auto, generalmente per 80 litri di benzina, il gestore ne versava 77 e la differenza pari a 6 euro se la intascava sfruttando la buona fede del cliente e truffando pure lo Stato, ovviamente le cifre lievitavano per il pieno sui mezzi pesanti che hanno un serbatoio molto più capiente. Nel mirino dei gestori furbetti anche anche centinaia di automobilisti e autotrasportatori che pagavano con le carte aziendali prepagate, qualcuno aveva il vizietto di addebitare una cifra più alta del prodotto erogato.
L’ospedale di Piove di Sacco chiuderà. Una notizia apparsa sulla prima pagina di un quotidiano locale e che ha scatenato il panico tra gli addetti ai lavori e i cittadini della Saccisica. Questa mattina tutti erano in allarme nella cittadina in provincia di Padova che da anni si avvale di questa struttura sanitari definita dalla popolazione indispensabile. La notizia non era reale e per far capire ai cittadini di stare tranquilli il Sindaco, il direttore dell’Uls 16 e responsabili della Regione hanno realizzato un incontro per chiarire la situazione. In direzione sanitaria erano presenti tantissimi camici bianchi e non è mancato nemmeno qualche cittadino che ha voluto ringraziare la direzione per la velocità con la quale ha chiarito la situazione.
Quando ha visto avvicinarsi la volante si è gettato in mezzo alla strada. Un incontro fortuito lungo via Tommaseo che per il 50 enne maresciallo dell’esercito in pensione ha segnato la fine di un incubo. Nei precedenti dieci minuti l’uomo era stato in balia di una coppia di rapinatori che l’avevano minacciato puntandogli alla gola il coccio di una bottiglia rotta e trascinandolo per la città in cerca di un banco posta dove obbligarlo a prelevare.
In manette sono finiti l’uomo e la donna che ieri sera intorno alle 23 hanno rapinato il 50enne, si tratta di Mohamed Brahmi, 30 anni, tunisino clandestino e di Maria Rosaria Magnano, 24 anni, residente a San Giorgio delle Pertiche. Secondo la denuncia raccolta dalla polizia l’uomo dopo aver accompagnato un’amica in stazione si sarebbe incamminato verso la propria auto parcheggiata a poche decine di metri dal piazzale.
Non se la sente di parlare di quanto accaduto Monica Brugnolo, la 50 enne di Abano Terme che insieme al marito Paolo Squarcina gestisce alcuni locali nel capoluogo aponense fra cui il dancing P1. La donna è ancora scossa per la rapina subita nella notte. Una banda l’ha sorpresa mentre apriva la porta di casa e dopo averle rubato l’incasso della serata e averle tolto di dosso i gioielli se n’è andata chiudendola in uno sgabuzzino e portando con sé alcuni quadri. Ieri sera poco dopo le 11 la donna, che abita in via Giusti a qualche centinaio di metri dalla discoteca, era stanca e non se la sentiva di attendere con il marito la chiusura dei locali così ha deciso di rincasare da sola portando con sé i 9 mila euro incasso di serata. Sulla porta della villa ad attenderla c’era però la banda armata. Prima un’ombra, racconta la vittima, poi all’improvviso 7 uomini con i volti coperti dai passamontagna e l'accento dell'est europeo che hanno agito con professionalità e sangue freddo. Uno di loro impugnava una pistola, un altro aveva lunghi e appuntiti cacciaviti con i quali la minacciavano
Rimarrà in osservazione per 48 ore nel reparto di pediatria dell’ospedale civile di Padova il piccolo precipitato questa mattina dalla finestra della propria abitazione nella periferia padovana. Il bimbo di sei anni non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici rendono noto che nelle prossime ore proseguiranno le indagini cliniche tra Tac e risonanze magnetiche, per escludere lesioni interne.
Il bambino è arrivato questa mattina nel centro sanitario a bordo dell’elicottero del 118 che l’ha prelevato intorno alle 8.00 direttamente dal giardino di casa dove era finito dopo un volo di circa 3 metri. Un atterraggio che ha del miracoloso
Le caraffe per filtrare l’acqua potrebbero essere dannose, i filtri non renderebbero l’acqua migliore, ma la impoveriscono dei sali minerali come potassio e magnesio, sostanze molto importanti per l’organismo. Il ministero della Salute, guidato dal ministro Renato Balduzzi, ha firmato un provvedimento che comprende, oltre alle caraffe, anche gli impianti fissi di depurazione di case e ristoranti. I produttori dovranno obbligatoriamente informare i cittadini per consentire delle scelte di acquisto consapevoli ed avranno sei mesi di tempo per omologarsi al nuovo regolamento. Il pm Raffaele Guariniello di Torino ha commissionato una perizia mostrando che l’applicazione del filtro peggiora la qualità dell’acqua del rubinetto, impoverendola di sali minerali.
Resta ancora difficile accettare e comprendere la tragedia che sabato pomeriggio ha spezzato la vita dei 5 ragazzi che sono morti nell’incidente avvenuto a Bagnoli di Sopra. Tutti giovanissimi, stranieri ma inseriti benissimo nella quotidianità del nostro territorio. Giovani che lavorano nel settore commerciale di una nota azienda padovana che vende fornitura di gas. Loro si occupavano di procacciare clienti, erano a contatto con le famiglie del territorio per proporre il prodotto. Sul sito di Gascom, questo il nome dell’azienda, appare un messaggio in segno di lutto, tutti sono sconvolti.
Grave incidente a Bagnoli di Sopra in provincia di Padova. Cinque le persone che hanno perso la vita. Doveva essere un sabato pomeriggio all’insegna del divertimento e della spensieratezza per i 5 che dovevano trovarsi con un gruppo di amici e invece nell’abitacolo della auto hanno trovato una trappola mortale senza via di uscita. Viaggiavano a bordo una Mercedes Classe C che in via Pastò è uscita di strada finendo dentro il canale. La macchina ha sfondato il parapetto in ferro di un ponte e capovolta è finita nel canale. Le vittime sono tutti giovani stranieri: due ragazze romene, una di 22 anni residente a Grisignano, l’altra di 18 anni abitava a Padova, abitava invece a Camposampiero il giovane marocchino di 30 anni, un ventenne kosovaro che viveva a Torri di Quartesolo e un altro giovane bosniaco che risiedeva a Grumulo delle Abadesse. Tutti ragazzi tranquilli che lavoravano in una nota azienda padovana. Al momento non è chiaro come sia avvenuto lo schianto
All’alba di stamane la polizia di Venezia ha sventato il sequestro della figlia di un imprenditore del settore del mobile. Gli agenti hanno bloccato a Meolo l’auto sulla quale viaggiavano i banditi : tre albanesi e due italiani, il cui capo era evaso da un carcere spagnolo lo scorso dicembre. Nella macchina bloccata oltre alle armi c’era tutto il necessario per legare la vittima del rapimento.I cinque arrestati nel blitz della squadra mobile fanno parte di una banda specializzata in assalti a ville di industriali .
Secondo i ricercatori dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, alcune specie di pesci, sono interessate da un’eccezionale moria, cannocchie scorfani, ghiozzi e sogliole sono morti in massa e questo è stato denunciato dai pescatori della marineria di Chioggia nel mese di Febbraio. La causa è sia il grande freddo che si è verificato nel nord Italia nella prima metà di febbraio e anche la siccità che ha contribuito indirettamente ad abbassare la temperatura dell'acqua marina