ROMA (ITALPRESS) – La spedizione di una ventina di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, salpata ieri da Barcellona, con 200 tonnellate di aiuti umanitari...
MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) (ITALPRESS) – Il primo settembre 2004, la piccola Denise Pipitone svaniva misteriosamente nel nulla da Mazara del Vallo, in provincia...
CATANIA (ITALPRESS) – E’ stato fermato dai carabinieri un 37enne per l’omicidio dell’uomo ferito mortalmente a coltellate stamane davanti al parcheggio di un supermercato...
Sequestrati 15 chili di hashish e arrestate due persone. E’ risultato prodotto dalla Squadra Mobile di Padova ha ricostruito i movimenti di due uomini dediti al traffico dello stupefacente destinato al centro cittadino e alla zona di Chiesanuova. In carcere è finito un marocchino, El Alrbi Garnat, già destinatario di una condanna a 7 anni di reclusione e sfuggito alla cattura nel 2009 sempre per reati simili. Questa volta gli uomini della mobile lo hanno marcato stretto, ricostruendo tutti i suoi movimenti e individuando le basi dello spaccio. Con lui è finito in carcere Claudio Boscolo, un 53 enne padovano, considerato il suo emissario
Stroncato dalla guardia di finanza di padova un traffico internazionale di prodotti con marchi contraffatti. Articoli d’abbigliamento e oggetti delle migliori griffe, realizzati in maniera perfetta del tutto simili agli originali e difficili da individuare anche agli occhi più esperti. L’operazione denominata "Nervefull" ha consentito di smantellare una vera e propria organizzazione composta da una fabbrica che produceva i materiali, agenti di commercio che si occupavano di piazzare gli articoli e i corrieri. Insomma una sorta di multinazionale ben organizzata e attiva. Molta merce veniva venduta nei paesi arabi e in quelli dell’est dove le griffe sono super apprezzate
Presentato un conto milionario per il titolare di una ditta della provincia di Padova che in seguito ad un operazione della Guardia di Finanza padovana ha fatto emergere un attività con molteplici illeciti. L’imprenditore produceva cuscinetti e altri componenti meccanici risultati contraffatti ma non solo, l’uomo, avrebbe anche truffato lo stato e il suo vecchio datore di lavoro al quale avrebbe rubato i clienti.
Dai riscontri emersi nei controlli incrociati, i finanzieri, hanno appurato 7 milioni di euro di imponibile nascosta al fisco con mancato versamento di iva e ires per 4 milioni di euro.
L’altra notte a Oriago di Mira si è svolta una brutale rapina. Madre e figlio sono stati sorpresi da tre rapinatori che sono entrati nella casa e si sono scagliati contro di loro con estrema violenza. I rapinatori, con accento dell’est, volevano la cassaforte, che però in casa non c’era e non c’era mai stata. A quel punto i balordi hanno iniziato a colpire la donna, fino a romperle 5 costole e il setto nasale. Ferito alla bocca anche il figlio
Tre rapinatori, con il volto coperto da passamontagna e pistola in pugno, hanno assalito un supermercato veneziano. Preso il bottino gli sconosciuti si sono dileguati ma gli uomini dei Carabinieri, giunti in breve tempo, hanno circondato la zona e sono riusciti a bloccarli e arrestarli. Si tratta di tre veneziani, tra loro anche un ragazzino minorenne. L’operazione si è svolta tra le calli. Gli arrestati sono: Alberto Carlesso 51 anni, Alessandro Carer 36 anni e il minore.
Incidente mortale nel pomeriggio di ieri sulla Strada Regionale del Santo a Padova. Un furgone che procedeva con direzione Castelfranco si è scontrato con due camion provenienti dal senso opposto e poi è finito contro il guard rail. Il terribile schianto è avvenuto dopo lo svincolo Cadoneghe-Bragni. Alla guida del furgone c'era Stefano Salmaso di Maserà che è rimasto senza vita all’interno dell’abitacolo. Quando i Vigili del Fuoco lo hanno estratto dal mezzo, era già senza vita.
Si sono finti tecnici del gas, arrivati in zona per controllare una fuga. È con questa scusa che due uomini questa mattina sono riusciti a mettere a segno una doppia truffa la prima in via Moretto da Brescia all’Arcella e la seconda in via Grigno nel quartiere Sacro Cuore.In entrambi i casi i due uomini dopo aver avvicinato le vittime hanno chiesto di poter salire in casa per controllare eventuali fughe di gas così come riscontrato in altri appartamenti della zona. Controllo in realtà rivelatosi un pretesto per poter accedere alle stanze da letto e derubare le vittime.
Brillano alla luce del sole di mezzogiorno i decori d’oro fra le foglie d’alloro. Sulla sommità della corona commemorativa deposta stamane a palazzo Moroni un fiocco bianco e rosso con la scritta Città di Padova.
È l’omaggio che pochi minuti prima delle dodici le istituzioni cittadine assieme alle forze dell’ordine hanno voluto rendere alla memoria Manuele Braj,il carabiniere 30enne rimasto vittima dell’esplosione nel centro di addestramento della polizia afghana di Adraskan, 60 chilometri a Sud di Herat.
Veloci nel traffico, agili per muoversi nelle strette strade del centro cittadino. Le pattuglie Nibbio sono l’ultima risposta della Polizia Padovana allo spaccio di droga in città. A richiederne la presenza proprio la floridità del mercato dello stupefacente che in quest’estate sembra fiorente più che mai.
Ben Ahmed Hamed, questo il nome del tunisino finito in manette, aveva scelto per spacciare il muretto che delimita il sagrato del Duomo dalla piazza, ma molto spesso si spingeva fino all’ingresso della basilica.
Un’ ascesa fulminea nel mondo dello spaccio. Da galoppini al servizio di pusher a trafficanti di droga in proprio, capaci di importare direttamente dall’Olanda fino ad un chilo di cocaina al mese. Sostanza stupefacente da immettere interamente nel mercato Padovano. La Guardia di finanza di Padova ha chiuso nelle scorse ore l'operazione "One dollar" che ha portato complessivamente all’ arresto di 14 persone, alla denuncia di altre 4 e al sequestro di oltre due chili di sostanza stupefacente, tra cocaina ed eroina.
Parlarne per aiutare altre donne ad uscire da situazioni simili, per far capire che denunciare aiuta a liberarsi dalla schavitù della violenza. Ciò che...
Rapinata questa mattina la filiale dell’Antonveneta di via Guizza a Padova. Erano da poco passate le nove, a pochi minuti dall’apertura della banca, quando un uomo ha minacciato il personale presente all’interno della filiale con un taglierino facendosi poi consegnare quanto presente in cassa. Un bottino che è ancora in fase di quantificazione, ma che oscillerebbe intorno ai 5 mila euro. A coprire il volto del rapinatore solitario una maschera di plastica raffigurante il volto di un anziano.