Cronaca

PADOVA: IMPORTUNA I CLIENTI DI UN LOCALE E PICCHIA I CARABNIERI. IN ARRESTO 40ENNE

Scritto da Redazione

Era tornato in libertà nel 2006 dopo aver scontato una condanna per concorso in omicidio, ieri Nicola Vallini 42enne padovano è tornato dietro alle sbarre. Questa volta con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Ad arrestarlo i Carabinieri della stazione di Prato della Valle intervenuti in via Tommaseo perché chiamati dai gestori di un locale che si trova proprio di fronte alle cucine popolari.

Era tornato in libertà nel 2006 dopo aver scontato una condanna per concorso in omicidio, ieri Nicola Vallini 42enne padovano è tornato dietro alle sbarre. Questa volta con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Ad arrestarlo i Carabinieri della stazione di Prato della Valle intervenuti in via Tommaseo perché chiamati dai gestori di un locale che si trova proprio di fronte alle cucine popolari.
L’uomo in evidente stato di ebbrezza stava infatti importunando gli altri clienti, la situazione ormai fuori controllo, ha portato i gestori del bar a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Quando li ha visti arrivare però il 40 enne è andato in escandescenze tanto da ferire uno dei militari che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dove è stato medicato e poi dimesso con una prognosi di 10 giorni.
L’uomo si è poi scagliato contro la vettura dell’arma colpendola con calci e pugni.
Il nome di Nicola Vallini era già finito sotto i riflettori della cronaca nera cittadina nel 2001 quando assieme ad altri due uomini, fra cui il latitante Goran Petrovich, era rimasto coinvolto nell’omicidio di Carmine Genova avvenuto nella notte fra il giugno e il primo luglio all’interno dell’area delle ex officine Domenichelli. La morte dell’uomo era sopraggiunta per shock emorragico a causa delle lesioni alla milza che gli aggressori avevano causato colpendo la vittima con calci e pugni e lapidandolo con sassi e mattoni.
Stamane il ritorno in carcere del 42 enne padovano che giudicato con rito direttissimo dal tribunale di Padova dovrà scontare 6 mesi di reclusione.

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