HomeEconomiaBCE, nel terzo trimestre l’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,2%

BCE, nel terzo trimestre l’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,2%

ROMA (ITALPRESS) – Secondo la stima rapida preliminare di Eurostat, pubblicata il 30 ottobre, l’economia è cresciuta dello 0,2 per cento nel terzo trimestre del 2025. E’ quanto si legge nel bollettino economico della Banca Centrale Europea. Il settore dei servizi ha continuato a crescere, stimolato dal vigore del comparto turistico e in particolare dell’espansione dei servizi digitali. Le indagini rivelano che tale crescita riflette i maggiori sforzi compiuti da molte imprese per modernizzare le proprie infrastrutture informatiche e integrare l’intelligenza artificiale nella propria operatività. Al tempo stesso, il settore manifatturiero è stato frenato dall’aumento dei dazi, dall’incertezza ancora elevata e dal rafforzamento dell’euro.

L’inflazione sui dodici mesi è aumentata al 2,2 per cento a settembre 2025, dal 2,0 di agosto, principalmente per effetto della minore diminuzione dei prezzi dei beni energetici rispetto al passato. A settembre l’inflazione dell’energia si è collocata al -0,4 per cento, dal -2,0 di agosto, mentre quella dei beni alimentari è scesa al 3,0 per cento a settembre, dal 3,2 di agosto. L’inflazione, al netto dei beni energetici e alimentari, è cresciuta al 2,4 per cento, dal 2,3 di agosto; quanto ai servizi, ha registrato un lieve incremento, dal 3,1 al 3,2 per cento, mentre è rimasta nuovamente invariata allo 0,8 per cento per i beni. Gli indicatori dell’inflazione di fondo restano coerenti con l’obiettivo del 2 per cento a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo.

Il Consiglio direttivo sottolinea l’urgente necessità di rafforzare l’area dell’euro e la sua economia nell’attuale contesto geopolitico e accoglie con favore la riaffermazione di tale ambizione da parte dei leader dell’Ue nell’ambito del Vertice euro del 23 ottobre 2025. Le politiche di bilancio e strutturali dovrebbero stimolare la produttività, la competitività e la capacità di tenuta dell’economia. È fondamentale dare pronta attuazione al piano per la competitività della Commissione europea. Per la Bce i governi dovrebbero dare priorità alle riforme strutturali e agli investimenti strategici che favoriscono la crescita, assicurando al tempo stesso la sostenibilità delle finanze pubbliche. È inoltre d’importanza cruciale promuovere ulteriormente l’integrazione dei mercati dei capitali, portando a compimento l’unione dei risparmi e degli investimenti e l’unione bancaria, secondo una tabella di marcia ambiziosa, nonché adottare in tempi rapidi il regolamento relativo all’introduzione dell’euro digitale.

“Nel quarto trimestre del 2025 il PIL in termini reali nell’area dell’euro è atteso espandersi moderatamente, in un contesto di andamenti settoriali divergenti”, stima la Bce nel bollettino economico. “L’aumento del PMI composito preliminare relativo al prodotto in ottobre – prosegue – è coerente con una dinamica moderatamente positiva della crescita nel settore manifatturiero all’inizio del quarto trimestre, mentre l’attività nei servizi si è rafforzata ulteriormente, confermando il ruolo di tale settore quale principale traino dell’economia. Al tempo stesso, i più recenti indicatori anticipatori mostrano un quadro contrastante: a ottobre l’aumento dell’indice PMI composito per i nuovi ordini è stato trainato da entrambi i settori, mentre il calo delle aspettative delle imprese sui 12 mesi, desunto dall’indagine PMI, è stato particolarmente marcato per il comparto dei servizi e modesto per quello manifatturiero. Nel complesso, ci si attende che l’elevata incertezza, l’aumento dei dazi effettivi, il rafforzamento dell’euro e la maggiore concorrenza a livello mondiale frenino la crescita nel quarto trimestre del 2025″.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).