ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca ha mostrato un andamento positivo: la produzione e il valore aggiunto sono aumentati, rispettivamente, dello 0,6% e del 2,0% in volume, evidenziando una crescita più sostenuta di quella dell’economia nazionale, il cui valore aggiunto è aumentato dello 0,5% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dai dati del report dell’Istat sull’andamento dell’economia agricola nel 2024.
La produzione del settore agricolo ha registrato un incremento in volume dello 0,7%. La componente relativa ai beni agricoli è cresciuta dello 0,8%, con andamenti analoghi nei comparti delle coltivazioni e della zootecnia. Le attività di supporto al settore hanno mostrato una lieve flessione (-0,7%), mentre è proseguita l’espansione delle attività secondarie non agricole, con un incremento della produzione in volume pari all’1,8%. Nel 2024, i prezzi di vendita dei prodotti agricoli hanno continuato a crescere, seppure ad un ritmo più contenuto rispetto al 2023, registrando un incremento dell’1,8% contro il 3,6% dell’anno precedente.
I costi intermedi del settore sono diminuiti sia in volume (-0,9%) sia in valore (-7,9%), riflettendo il forte calo dei prezzi degli input produttivi (-7,1%). Il valore aggiunto a prezzi correnti del comparto agricolo è aumentato del 12,2% rispetto al 2023 (+2,2%, in volume), raggiungendo i 40,9 miliardi di euro, contro i 36,4 dell’anno precedente. Nel 2024 l’Italia è diventata il Paese con il valore aggiunto agricolo più alto dell’Unione europea. Nel 2024 i comparti non agricoli hanno mostrato andamenti negativi: la silvicoltura ha subìto una lieve contrazione dei volumi di produzione e di valore aggiunto (rispettivamente, -0,5% e -0,2%), mentre la pesca ha registrato una contrazione più marcata, con una diminuzione della produzione e del valore aggiunto in volume, rispettivamente, del 3,4% e del 3,0%. Nel 2024 l’occupazione nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, espressa in Unità di lavoro (Ula), ha registrato un incremento complessivo dello 0,7%, sostenuto dall’aumento dei lavoratori dipendenti (+3,1%) che ha compensato la riduzione registrata nei lavoratori indipendenti (-0,7%).
Nel settore agroalimentare l’input di lavoro ha mostrato un incremento più marcato e pari all’1,6%, trainato dalla crescita dell’occupazione nell’industria alimentare (+3,9% rispetto al 2023). I redditi da lavoro dipendente in agricoltura, silvicoltura e pesca, hanno registrato un aumento nel 2024 dello 0,7%, cui è corrisposto un incremento nelle retribuzioni lorde dello 0,8%. Gli investimenti fissi lordi, invece, hanno evidenziato una diminuzione in valore e in volume, rispettivamente dell’1,6% e dell’1,4%. A livello territoriale, nel 2024 la produzione del settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca ha mostrato una crescita in volume in quasi tutte le ripartizioni geografiche con l’eccezione delle Isole, dove si è registrato un decremento del 5,2%, e del Nord-ovest, la cui produzione è risultata sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente (-0,1%). Nel confronto regionale, l’incremento percentuale più elevato della produzione in volume è stato registrato in Abruzzo (+9,7%), seguito da Emilia-Romagna (+6,1%), Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+5,0%) e Lazio (+4,5%); mentre le contrazioni più consistenti si sono osservate in Sicilia (-7,2%), Provincia autonoma di Trento (-5,0%), Provincia autonoma di Bolzano/Bozen (-2,5%) e Calabria (-2,0%).
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