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Truffe anziani in aumento: al via campagna per difendersi

In Italia le truffe agli anziani e alle persone fragili sono in aumento. Secondo i dati diffusi dal Viminale, tra il 2012 e il 2014, il trend è aumentato con un + 8,6% nel 2013 e + 3,5% nel 2014. Per proteggere le possibili vittime è fondamentale la prevenzione e la parola d’ordine, per gli anziani, deve essere “autotutela”. E’ in partenza in Italia, la seconda edizione, di una campagna informativa realizzata da Confartigianato e ministero dell’Interno. Si svolgerà un tour per il paese dove verranno dispensati consigli e alcune regole da seguire. Ecco le principali: non fare entrare persone estranee in casa, non tenere oggetti preziosi a vista, non lasciarsi distrarre mentre si maneggia il denaro, e nel caso di dubbio chiamare le forze dell’ordine.

In Italia le truffe agli anziani e alle persone fragili sono in aumento. Secondo i dati diffusi dal Viminale, tra il 2012 e il 2014, il trend è aumentato con un + 8,6% nel 2013 e + 3,5% nel 2014. Per proteggere le possibili vittime è fondamentale la prevenzione e la parola d’ordine, per gli anziani, deve essere “autotutela”. E’ in partenza in Italia, la seconda edizione, di una campagna informativa realizzata da Confartigianato e ministero dell’Interno. Si svolgerà un tour per il paese dove verranno dispensati consigli e alcune regole da seguire. Ecco le  principali: non fare entrare persone estranee in casa, non tenere oggetti preziosi a vista, non lasciarsi distrarre mentre si maneggia il denaro, e nel caso di dubbio chiamare le forze dell’ordine. “Le vittime di truffa sono soprattutto gli over 75, persone sole che hanno bisogno di parlare e per questo sono facili da avvicinare. I nostri consigli sono volti ad autodifendersi – ha spiegato il direttore del servizio analisi criminale della Polizia, Maria Teresa Sgaraglia, nella conferenza stampa per presentare l’iniziativa – ma le forze dell’ordine sono sempre pronte”. Giampaolo Palazzi, presidente dei pensionati di Confartigianato, ha chiesto “pene più severe nei confronti di chi compie reati contro gli anziani, che sono i soggetti più deboli”. Per il viceministro all’Interno, Filippo Bubbico, “il tema deve essere affrontato con equilibrio”, ma “l’ipotesi di una aggravante per le caratteristiche delle vittime potrebbe costituire una percorso da scrutare”.

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Redazione