Cronaca Politica

Futuro Tv locali: incontro a Roma

Scritto da Redazione

Si è svolto oggi a Roma, l’incontro, organizzato da AERANTI-CORALLO e Associazione Tv Locali Frt, sul futuro delle televisioni locali in Italia. Il problema principale del settore è rappresentato dalla mancanza di frequenze. In questi mesi, infatti, il governo attraverso un asta ha venduto canali attualmente occupati da molte tv locali . Le frequenze vendute sono state acquistate da compagnie telefoniche. A breve dovranno essere consegnate e di fatto dovranno essere liberati gli spazi occupati e le televisioni attualmente operanti saranno spostate attraverso dei bandi di gara che però non daranno diritto a tutte le emittenti di continuare a lavorare. Lo spazio frequenziale è stato notevolmente ridotto e chi non passerà la gara di fatto cesserà l’attività ricevendo un indenizzo

Si è svolto oggi a Roma, l’incontro, organizzato da AERANTI-CORALLO e Associazione Tv Locali Frt, sul futuro delle televisioni locali in Italia. Il problema principale del settore è rappresentato dalla mancanza di frequenze. In questi mesi, infatti, il governo attraverso un asta ha venduto canali attualmente occupati da molte tv locali . Le frequenze vendute sono state acquistate da compagnie telefoniche. A breve dovranno essere consegnate e di fatto dovranno essere liberati gli spazi occupati e le televisioni attualmente operanti saranno spostate attraverso dei bandi di gara che però non daranno diritto a tutte le emittenti di continuare a lavorare. Lo spazio frequenziale è stato notevolmente ridotto e chi non passerà la gara di fatto cesserà l’attività ricevendo un indenizzo. N’è un esempio la regione toscana dove alcune emittenti di carattere storico a livello territoriale sono rimaste fuori gioco. Nell’incontro romano è stato discusso anche il problema di questo “indenizzo”. La cifra totale è stata ricavata dalla vendita tramite asta ma non è sufficiente nemmeno a coprire i costi che le emittenti, come nel Veneto, hanno già supportato per il passaggio al digitale. Tra l’altro questa cifra, nel corso di pochi mesi, tra le ultime mosse del governo precedente , è stata ulteriormente abbassata. Una vera beffa italiana, che mette a rischio le imprese presenti da anni e il lavoro di migliaia di persone impiegate nel settore televisivo.
All’incontro era presente il Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico che si è dichiarato vicino al settore e pronto ad un dialogo con la categoria ma sulla testa degli editori e dei lavoratori incombe il bando che non lascia margini a decisioni o trattative. Il settore in questo momento risulta bloccato, nessuna previsione futura, nessun investimento che risulterebbe fatto al buio e un punto di domanda sull’attività futura.

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