Cronaca

Nata tetraplegica, risarcita la famiglia: ma le assicurazioni chiedono indietro i soldi

Scritto da Redazione

Eleonora Gavezzeni nacque tetraplegica il 3 dicembre del 2008. Am Trust Europe Limited e I Lloyd’s furono chiamate a versare 5 milioni e 100mila euro all’Ulss 5 Polesana, i quali sarebbero stati destinati a titolo di risarcimento alla famiglia della piccola. Questa la sentenza del Giudice di Rovigo, per via di alcune responsabilità riscontrate che hanno influito sulla nascita della bambina.

Un caso che toccò non solo Rovigo, ma l’Italia intera, e che suscitò notevole clamore. Anche la trasmissione Le Iene di Italia 1, in passato, aveva portato alla luce il fatto che il l’indennizzo che le compagnie erano obbligate a versare tardava ad arrivare, portando alla rivalsa una situazione difficilissima che la famiglia Gavezzeni affrontava da molto tempo. Grazie allo scalpore creato a livello mediatico, furono accelerate le liquidazioni che finalmente giunsero per la piccola Eleonora.

La storia sembrava finalmente essere giunta ad un capolinea, fino alla sorprendente riapertura da parte dei legali delle assicurazioni: la famiglia Gavezzeni sarebbe tenuta a restituire una parte del denaro ricevuto vista la bassa aspettativa di vita di Eleonora, al massimo di altri 9 anni, certificata tramite una consulenza da loro fatta produrre. Questa la richiesta degli avvocati che perseguono gli interessi delle compagnie assicurative.

“La richiesta delle assicurazioni non ha un senso giuridico” commenta Mario Cicchetti, l’avvocato della famiglia rodigina, il quale dovrà comunque presentarsi presso la Cassazione il prossimo 29 marzo, per il proseguimento di questo infinito caso che continuerà a suscitare enorme clamore.

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