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PADOVA: “SOS SORDI” 113 ATTIVABILE VIA E-MAIL

Scritto da Redazione

Questura raggiungibile anche via e-mail. Non saranno solo gli sms infatti ad offrire alle persone sorde l’opportunità di mettersi in contatto con la centrale operativa della Polizia di Stato Padovana che da oggi potrà comunicare via posta elettronica e a breve addirittura sarà in grado di chattare o scambiare immagini e video con i cittadini affetti da deficit dell’udito.Il progetto non è di certo una novità, partito già da qualche anno, “SOS sordi” è il risultato del protocollo d’intesa tra la Questura e l’Ens (Ente Nazionale Sordi) e rappresenta un progetto unico in Italia.

Questura raggiungibile anche via e-mail. Non saranno solo gli sms infatti ad offrire alle persone sorde l’opportunità di mettersi in contatto con la centrale operativa della Polizia di Stato Padovana che da oggi potrà comunicare via posta elettronica e a breve addirittura sarà in grado di chattare o scambiare immagini e video con i cittadini affetti da deficit dell’udito.Il progetto non è di certo una novità, partito già da qualche anno, “SOS sordi” è il risultato del protocollo d’intesa tra la Questura e l’Ens (Ente Nazionale Sordi) e rappresenta un progetto unico in Italia. L’importante obiettivo ora raggiunto è quello di modernizzare il servizio, prima ristretto al solo utilizzo dell’sms. Da oggi infatti i non udenti potranno contattare il 113 anche via mail scrivendo dal proprio smartphone all’indirizzo emergenzasordi.quest.pd@poliziadistato.it oppure scaricando una app. La mail, così come l’sms, arrivano direttamente sul monitor dei dispositivi della centrale operativa generando un allarme sonoro che richiama l’attenzione dei operatori di sicurezza.
Per il presidente provinciale Ens Maurizio Drago e il vicepresidente regionale Ens Rocco Roselli, presenti alla conferenza di presentazione del progetto, si tratta di un’importante obiettivo per i 2700 sordi veneti, ma non solo, anche di un esempio per le altre istituzioni che sperano possano presto fare proprio questo modello. L’Ens hanno spiegato, tutela i diritti civili dei sordi, e si propone di abbattere le barriere della comunicazione. Se si pensa ad un ostacolo la mente va a quelli architettonici, più facili da vedere e quindi da combattere, quelle comunicative sono barriere più subdole perché trasparenti.

NEL TG INTERVISTA A IGNAZIO COCCIA QUESTORE DI PADOVA 

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