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Treviso: ristorante non gradisce “non vedente”

Scritto da Redazione

Il caso di una donna non vedente, che stava per essere allontanata
da un ristorante di Treviso perché il suo cane guida non era il
benvenuto è arrivata in Regione. La segnalazione, riguarda il caso
avvenuto circa un mese fa, è utile fare chiarezza sulla disciplina
dei cani guida, perché non è possibile che ancora oggi ci siano
atti di autentica discriminazione ai danni dei non vedenti, per
questo motivo la questione sarà segnalata al Ministero della
Salute. Questo caso, riguarda una signora non vedente di Feltre,
nel bellunese, che con il marito e il cane-guida era andata a cena
in una ristorante etnico di Treviso.

Il caso di una donna non vedente, che stava per essere allontanata
da un ristorante di Treviso perché il suo cane guida non era il
benvenuto è arrivata in Regione. La segnalazione, riguarda il caso
avvenuto circa un mese fa, è utile fare chiarezza sulla disciplina
dei cani guida, perché non è possibile che ancora oggi ci siano
atti di autentica discriminazione ai danni dei non vedenti, per
questo motivo la questione sarà segnalata al Ministero della
Salute. Questo caso, riguarda una signora non vedente di Feltre,
nel bellunese, che con il marito e il cane-guida era andata a cena
in una ristorante etnico di Treviso. La donna ha riferito che in un primo
momento non volevano farla entrare con il cane poi l’hanno fatta
accomodare vicino alla porta d’ingresso in una zona davvero poco
confortevole. A quel punto, la signora ha provato a rivendicare i
suoi diritti ma dal ristorante non volevano sentir ragione così ha
chiamato la polizia, e solo a quel punto è stata fatta accomodare
ma senza convinzione. Purtroppo non è la prima volta che la
signora non vedente viene discriminata a causa del suo handicap,
e questo caso a Treviso non è il primo, spesso molte persone
ignorano le leggi sui cani guida e le normative sulla disabilità, dai
supermercati ai mezzi pubblici.
Anche sulla base di questa segnalazione, la Regione Veneto ha
deciso di sollecitare delle campagne di sensibilizzazione da parte
sua e del ministero, perché l’ignoranza della normativa in materia
di disabilità e diritti dei disabili non è ammessa.

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