Cronaca

VERONA: UCCIDE MOGLIE E PADRE INVALIDO, POI SI SPARA

Scritto da Redazione

“Qui c’é un cadavere, e fra un po’ ce ne sarà un altro…” così Dario Fusini, 66 anni, ha annunciato la morte del padre invalido, Luigi Fusini, 99 anni e preannunciato il suo suicidio.
La telefonata è arrivata al 113 di Verona questa mattina. Ma gli agenti non potevano sapere che l’uomo aveva già fatto un’altra vittima. La follia omicida del 66enne è scattata alle 10 quando l’uomo ha aperto il fuoco contro la moglie Luciana Roveda, 74 anni. La sua prima vittima.

“Qui c’é un cadavere, e fra un po’ ce ne sarà un altro…” così Dario Fusini, 66 anni, ha annunciato la morte del padre invalido, Luigi Fusini, 99 anni e preannunciato il suo suicidio.
La telefonata è arrivata al 113 di Verona questa mattina. Ma gli agenti non potevano sapere che l’uomo aveva già fatto un’altra vittima. La follia omicida del 66enne è scattata alle 10 quando l’uomo ha aperto il fuoco contro la moglie Luciana Roveda, 74 anni. La sua prima vittima. I carabinieri del reparto operativo di Verona hanno trovato la donna con tre ferite allo stomaco riversa supina sul pavimento dell’abitazione di via Perez a Negrar.
Dario Fusini ha rivolto contro di lei la sua pistola semiautomatica calibro 45 regolarmente detenuta, poi si è recato a casa del padre in via Guerrieri a Verona dove ha aperto nuovamente il fuoco per due volte, prima contro l’anziano e dopo contro se stesso.
Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti e gli investigatori della Squadra Mobile, oltre agli esperti della Polizia Scientifica.
È nella casa di Negrar che Fusini ha spiegato il perché del tragico gesto. Due manoscritti che spiegano la sua decisione, uno rivolto alla famiglia l’altro indirizzato alla Polizia. Secondo quanto si apprende non si tratterebbe di gravi problematiche ma di uno stato di prostrazione psicologica che lo avrebbe portato a premeditare con cura il folle e drammatico gesto.

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