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Torino, scontri tra manifestanti e polizia al corteo contro lo sgombero di Askatasuna / Foto

TORINO (ITALPRESS) – Il corteo partito nel primo pomeriggio a Torino, organizzato per protestare contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna, si è trasformato in una guerriglia urbana. Con tutto il perimetro del centro bloccato e presidiato dalle forze dell’ordine, i manifestanti (almeno duemila persone) hanno provato ad avvicinarsi al complesso sgomberato.

Gli scontri sono partiti nell’area fra corso Regina Margherita e via Vanchiglia: la polizia ha respinto con gli idranti i manifestanti, che hanno risposto con lanci di petardi e grosse pietre all’indirizzo delle forze dell’ordine. Sempre in corso Regina Margherita, gruppi di persone incappucciate hanno rovesciato e incendiato cassonetti dell’immondizia in mezzo alla strada. Un’intera parte della città, fra l’ateneo di Palazzo Nuovo e la sede del centro sociale, è completamente paralizzata.

In mezzo ai manifestanti ci sono anche il rapper torinese Willie Peyote e il politologo Marco Revelli. Sono già stati annunciati due appuntamenti dai manifestanti: il 17 gennaio con un’assemblea cittadina, mentre il 31 gennaio sarà organizzato un grosso corteo nazionale.

TAJANI “SOLIDARIETA’ ALLE FORZE DELL’ORDINE”

“Solidarietà alle forze dell’ordine per i violenti attacchi che stanno subendo a Torino. Questa è la dimostrazione che sgomberare Askatasuna sia stata la scelta giusta. In Italia non può esserci spazio per l’odio e la violenza. Abbiamo già vissuto il baratro del terrore nelle nostre strade, lo Stato e le Istituzioni non permetteranno un ritorno a quel tragico passato”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antopnio Tajani. 

LE IMMAGINI DEGLI SCONTRI

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).