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Tajani “In Ucraina nessun militare italiano”. E sullo Stato di Palestina “Non ci sono i requisiti per riconoscerlo”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono anni che noi mandiamo aiuti all’Ucraina. Non manderemo militari in Ucraina, questo lo abbiamo sempre detto”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Napoli, a margine della conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli. “La nostra proposta è quella, una volta raggiunta la pace, di avere un accordo internazionale che garantisca la sicurezza sul modello dell’articolo 5 della Nato”.

“Il Parlamento Europeo invita i Paesi nell’ottica dei due stati di riconoscere la Palestina. Noi siamo assolutamente favorevoli allo Stato palestinese. Dipende quali sono i tempi”, ha aggiunto. “Prima di costruirlo bisogna riconoscerlo, perché oggi non c’è uno Stato palestinese, non ci sono i requisiti fondamentali per l’esistenza di uno Stato. Ci sono due realtà, che sono Gaza e la la Cisgiordania. Bisogna riunificarle. Noi stiamo lavorando con gli altri Paesi arabi per l’unificazione di queste due parti che costituiscono la Palestina e una volta ricostituita l’unità, siamo pronti a riconoscere, a condizione che venga riconosciuto Israele dalla Palestina e che Israele riconosca la Palestina. L’obiettivo è due popoli, due Stati”.

E sui droni russi in Polonia: “Io mi auguro che ci sia una de-escalation. Mi auguro che la situazione diventi meno tesa”. “Certamente – ha proseguito Tajani – è grave quello che è successo: è la violazione dello spazio aereo della Polonia, che è la violazione dello spazio aereo dell’UE e la violazione dello spazio della Nato. Non è un gesto distensivo. Probabilmente si voleva testare la reazione dell’Occidente. Una reazione c’è stata, quindi continueremo a vigilare anche grazie alla presenza dei nostri militari”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).