Un pensionato di 76 anni, Andrea Casagrande, è morto a Tarzo (Treviso) cadendo dal tetto di un capannone industriale che stava controllando. L'incidente è avvenuto stamane nella zona industriale di Tarzo: l'uomo era salito sul tetto dell'edificio di sua proprietà, affittato a tre aziende, per controllare le grondaie, quando, per cause da accertare, ha perso l'equilibrio ed è caduto. Inutili i soccorsi dei medici del Suem 118. Sull'episodio indagano i carabinieri di Cison di Valmarino
A chiarire ogni dubbio sull’intera vicenda potrebbero essere le
telecamere di sicurezza della centrale operativa della Questura che nelle
ultime ore della notte di sabato hanno registrato quanto accaduto in
Piazza Borsa
Un uomo di 40 anni, Matteo Rossi, ha ucciso l'ex fidanzata e poi si è tolto la vita. E' accaduto in serata a Montebelluna, nel parcheggio dell'Interspar. Il quarantenne ha atteso che la giovane, Denise Morello 22 anni, finisse il turno di lavoro. La giovane stava per salire in auto quando lui si è avvicinato è ha sparato, un istante dopo ha rivolto la pistola contro se stesso. Drammatica la scena che ha richiamato l'attenzione delle numerose persone che affollavano il parcheggio. Sul posto sono giunti i Carabinieri di Montebelluna e del reparto operativo di Treviso.
E' morta la scorsa notte la bambina di un anno che domenica scorsa, era rimasta schiacciata dalla caduta di un televisore da 42 pollici che si trovava nel salotto di casa. Una tragedia consumata in una frazione di secondo. La bimba è stata subito soccorsa dal padre. Subito dopo l’incidente era stata ricoverata nel reparto di rianimazione della neurochirurgia dell'ospedale di Treviso, ma i tentativi di farla sopravvivere sono stati vani
Compagni di vita e di giochi, compari fedeli e inseparabili capita anche ai nostri amici a quattro zampe di ammalarsi e a volte in maniera seria, tanto da aver bisogno di una trasfusione di sangue.
Fino ad ora cliniche e ambulatori potevano contare solo su raccolte autogestite, ma da oggi esiste una vera e propria banca del sangue canino.
Ancora nessuna novità sulla scomparsa di Marianna Cendron, la ragazza di 18 anni scomparsa da Paese in provincia di Treviso. Di lei si sono perse tutte le tracce il 27 febbraio. Sono giorni di angoscia a Paese. Marianna si era allontanata altre volte da casa in maniera volontaria ma non era mai stata così a lungo nel silenzio e questo sta provocando il terrore nei suoi famigliari. I
Doveva essere un pomeriggio come tanti altri, trascorso a giocare in compagnia di alcuni amici in un parco giochi di Treviso. Ma la giornata di giochi si è trasformata in un incubo per un ragazzino della città vittima delle attenzioni morbose di un 60enne. A raccontare le storia agli investigatori della squadra mobile i coetanei del ragazzino e un genitore intervenuto per mettere fine a quanto stava accadendo e allontanare quell’uomo anziano.
Saliva giornalmente sull’autobus della linea Treviso- San Donà ma oltre al viaggio, un giovane 30 enne, si esibiva in atti osceni. Si tratta di un operaio del trevigiano che ogni mattina si sedeva negli ultimi posti e, quando al suo fianco c’erano ragazzine, iniziava le auto-pratiche sessuali. Dopo le segnalazioni presentate da alcune passeggere, l’uomo è stato osservato da un controllore e al momento opportuno sono intervenuti i carabinieri. Ora è stato denunciato per atti osceni.
Un nuovo fidanzato è questa la scintilla che ha fatto esplodere l’intera vicenda. Perché da quando nella vita della 24enne è entrato un nuovo ragazzo lei della storia con quel dj 36enne non ne voleva più sapere.
Di fronte al nuovo amore tutta la passione di un tempo, gli incontri infuocati e le fotografie di quegli attimi non avevano più alcun significato. Ma la decisione della giovane non piace al 36enne che chiede un ultimo incontro.
I due si danno appuntamento a notte fonda davanti alla sede della Provincia . Ma all’incontro la donna si fa accompagnare dal nuovo fidanzato, che le garantisce sarebbe rimasto in macchina senza farsi vedere, pronto ad intervenire nel caso in cui le cose si fossero complicate.
E’ uscito dall’ospedale ed è stato trasferito in carcere Bruno Magri, il giovane che, il 17 gennaio, ha ucciso suo padre. La decisione è stata presa dal Gip Silvio MAras dopo aver valutato le sue condizioni psicofisiche. Il giovane ha colpito a coltellate il genitore al culmine di una lite. I fendenti non avevano dato scampo a Roberto Magri. Tra padre e figlio i rapporti erano tesi da tempo ma la tragedia ha sconvolto i famigliari e quanti li conoscevano
E’ stato ritrovato il ragazzino di 13 anni fuggito da casa in provincia di Treviso.Il minore era scappato alla guida dell’ auto del padre. Sembra che volesse raggiungere la sua famiglia di origine, in un paese dell’est. I genitori nella fuga non avrebbero alcun tipo di responsabilità e tra l’altro erano preoccupatissimi. Il 13 enne è stato adottato da una famiglia italiana ma avrebbe sempre mantenuto i rapporti con i famigliari nella sua terra e non è escluso che volesse raggiungere qualcuno di loro. Quello che conta comunque è che tutto sia andato a finire nel migliore dei modi.
In principio era la super provincia Padova-Treviso, poi venne la battaglia dei sindaci, Zanonato in testa, per confluire nella città metropolitana di Venezia. Progetto a cui avrebbe strizzato l’occhio anche Treviso, dando impulso al vecchio programma Pa-Tre-Ve.Infine fu il nulla di fatto. E le provincie restarono ciò che sempre furono: ovvero enti locali. Potrebbe concludersi così la vicenda del riordino delle province.
Il taglio degli enti locali è infatti ritenuto incostituzionale dal Pdl che per questo ha bloccato al Senato l’approvazione del decreto legge.