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Prosegue l’operazione israeliana, Idf: “400 mila persone hanno lasciato Gaza City”. Netanyahu incontrerà Trump il 29 settembre

ROMA (ITALPRESS) – Circa 400.000 palestinesi hanno finora evacuato Gaza City dirigendosi verso altre aree della Striscia. E’ la nuova stima delle Forze di difesa israeliane (Idf) che ieri hanno lanciato l’offensiva di terra a Gaza City per stanare i miliziani del gruppo terroristico Hamas. Secondo le stime delle Idf, prima dell’operazione nella principale città della Striscia viveva un milione di persone. Gli sfollati di Gaza City si stanno dirigendo verso sud in una zona umanitaria designata dalle autorità israeliane. A causa del crescente numero di sfollati, la strada costiera di Rashid è molto affollata e l’esercito ha annunciato questa mattina che aprirà una seconda via di evacuazione, su Salah al-Din, la principale autostrada nord-sud di Gaza, da mezzogiorno di oggi fino a mezzogiorno di venerdì.

Prosegue per il secondo giorno l’operazione di terra israeliana a Gaza City Carri di Gedeone 2, che vede impegnata al momento due Divisioni delle Forze di difesa israeliane (Idf), a cui se ne unirà una terza nei prossimi giorni. Secondo le stime delle Idf, riporta l’emittente pubblica Kan, l’operazione durerà circa due o tre mesi, ma bonificare l’area dai terroristi potrebbe richiedere più tempo.

Le Idf sottolinea che il centro nevralgico di Hamas si trova in città, incluso probabilmente il comandante militare dell’organizzazione, Izz ad-Din Haddad, che si trova nei tunnel. La stima precedente indicava la presenza di circa 2.500 terroristi nella principale città della Striscia di Gaza, ma il numero di miliziani starebbe aumentato, con altri combattenti arrivati da altre zone e con il reclutamento di altri giovani per cercare di tendere imboscate ai militari, collocare esplosivi e tendere imboscate ai soldati israeliani, conclude Kan.

33 MORTI DALL’ALBA

Si aggrava con il passare delle ore il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza provocate dagli attacchi israeliani. Dall’alba di oggi almeno 33 persone sono state uccise, secondo fonti sanitarie citate dall’emittente del Qatar Al-Jazeera. Ventuno delle vittime si trovavano a Gaza City, dove ieri l’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra, nel contesto dell’operazione Carri di Gedeone 2 per eliminare il gruppo terroristico Hamas.

INCONTRO NETANYAHU-TRUMP IL 29 SETTEMBRE

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrerà il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla Casa Bianca il 29 settembre. Lo ha annunciato il premier israeliano durante una conferenza stampa ieri sera. Si tratterà del quarto incontro fra Netanyahu e Trump dall’insediamento di quest’ultimo alla Casa Bianca lo scorso gennaio, il primo dopo l’attacco di Israele alla leadership di Hamas in Qatar. Tre giorni prima, Netanyahu pronuncerà il suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Durante la conferenza stampa, Netanyahu ha ribadito che il raid in Qatar è stato deciso unicamente da Israele e non è stato notificato in anticipo agli Usa, sebbene fonti stampa riferiscano il contrario. Riguardo al ruolo di mediazione del Qatar per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, il premier israeliano ha affermato: “Se il Qatar volesse, potrebbe facilmente applicare una pressione molto più forte, il che ci aiuterebbe a liberare tutti i nostri ostaggi nei primi mesi della guerra. Ospita Hamas. Finanzia Hamas. Ha leve molto più forti e ha scelto di non farlo”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).