“Perché mi chiamo Francesco? Perché lui ha incarnato la povertà. Io voglio una Chiesa povera per i poveri” così 9 mesi fa Jorge Mario Bergoglio spiegava al mondo la sua scelta di diventare Papa sotto il nome di Francesco I.
Il nome e la motivazione contenevano un messaggio chiaro: il cambiamento. In meno di un anno l’uomo dal sorriso dolce e l’occhio vivo ha saputo riportare a sé il popolo dei cattolici conquistando la stima dei molti non solo a parole, ma anche con i fatti. Innanzitutto calandosi fra la gente e dimostrando in più occasioni di essere prima di tutto un uomo, poi mettendo mano a quel bisogno di riforme interne di cui il Vaticano necessitava e infine affrontando i temi di attualità e dimostrando aperture fino allo scorso 13 marzo impensabili.
Il suo è un continuo messaggio d’amore e con l’amore oggi decine di fedeli lo hanno ripagato, inviandogli nel giorno del suo 77esimo compleanno quelle preghiere che il Pontefice stesso aveva chiesto dal terrazzo di Piazza San Pietro nove mesi fa quando nel primo discorso ufficiale si era rivolto alla folla con un “pregate per me”. La più lunga preghiera è quella che gli dedicano i papaboys che per lui hanno organizzato una maratona lunga 24 ore.
PAPA FRANCESCO SOFFIA SU 77 CANDELINE
“Perché mi chiamo Francesco? Perché lui ha incarnato la povertà. Io voglio una Chiesa povera per i poveri” così 9 mesi fa Jorge Mario Bergoglio spiegava al mondo la sua scelta di diventare Papa sotto il nome di Francesco I.
Il nome e la motivazione contenevano un messaggio chiaro: il cambiamento. In meno di un anno l’uomo dal sorriso dolce e l’occhio vivo ha saputo riportare a sé il popolo dei cattolici conquistando la stima dei molti non solo a parole, ma anche con i fatti