È stato identificato e denunciato dalla Digos di Padova il secondo autore dell’imbrattamento di una palazzina del centro storico della città, riconducibile al gruppo ultras patavino “Educazione Padovana”
Nella nottata del 15 settembre 2018, una pattuglia aveva rilevato la scritta effettuata con vernice spray di colore nero “ IL FERRO DIVENTA RUGGINE MA NON SI SPEZZA”, seguita dall’acronimo “EDU.PD”, riconducibile al gruppo ultras patavino “Educazione Padovana” vicino ai movimenti politici di estrema destra.
La scritta murale aveva imbrattato il muro di un edificio di interesse storico/artistico del centro storico di Padova, posto in via delle Boccalerie nr.18-20. Già in passato erano state rilevate scritte sempre riconducibili allo stesso gruppo contro le attività di polizia per la repressione del tifo violento.
Gli immediati approfondimenti investigativi svolti dalla DIGOS della Questura di Padova hanno consentito di individuare – attraverso una disamina delle immagini registrate da impianti di video-sorveglianza cittadina e private – il secondo responsabile del danneggiamento, aderente al richiamato gruppo ultras “Educazione Padovana”.
Il ragazzo infatti compare nelle immagini unitamente al padovano di 41 anni denunciato per lo stesso reato e sottoposto a perquisizione dagli investigatori della Digos lo scorso 26 settembre.
Il ragazzo identificato in questi giorni e denunciato per imbrattamento, un padovano di 25 anni, in attesa di occupazione ed appartenente al medesimo gruppo ultras, è stato perquisito questa mattina dagli uomini della Digos, su disposizione della Procura della Repubblica di Padova.
Nel corso dell’attività sono stati trovati e sequestrati la felpa e il pantalone che il ragazzo indossava la sera dell’imbrattamento.
Davanti all’evidenza, il giovane non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.
