Cronaca

PADOVA: 300 KG HASHISH E COCAINA SEQUESTRATI, DECINE DI ARRESTI

Scritto da Redazione

“Zatla ” che in arabo vuol dire hashish è il nome di un operazione eseguita dalla Squadra Mobile di Padova e che ha inferto un altro colpo al traffico di stupefacenti attivo in città. Si tratta di una delle più importanti operazioni antidroga eseguite in tutto il Triveneto negli ultimi anni. Due anni di indagini, hanno consentito di appurare come avveniva il traffico, le rotte che seguiva, cosa arrivava e chi se ne occupava. Trecento i chili di stupefacente, tra hashish e cocaina, che sono stati sequestrati, 50 le persone arrestate. 20 erano finite in carcere nel corso delle indagini precedenti.

“Zatla ” che in arabo vuol dire hashish è il nome di un operazione eseguita dalla Squadra Mobile di Padova e che ha inferto un altro colpo al traffico di stupefacenti attivo in città. Si tratta di una delle più importanti operazioni antidroga eseguite in tutto il Triveneto negli ultimi anni. Due anni di indagini, hanno consentito di appurare come avveniva il traffico, le rotte che seguiva, cosa arrivava e chi se ne occupava. Trecento i chili di stupefacente, tra hashish e cocaina, che sono stati sequestrati,  50 le persone arrestate. 20 erano finite in carcere nel corso delle indagini precedenti.  Le operazioni hanno interessato in particolare il territorio padovano ma anche quello di Venezia e alcune località Lombardia, Toscana e Liguria. Il traffico era gestito da cittadini marocchini, persone insospettabili, residenti in città. Erano immigrati di tutto rispetto perché in regola con i permessi, dotati di un lavoro normale e alcuni residenti perfino in appartamenti dell’Ater. Alcuni in città svolgevano attività imprenditoriale con la gestione di negozi etnici,  in realtà tutta una facciata per nascondere la verità. La polizia ha calcolato che a Padova arrivavano 50 kg di hashish a settimana, droga che veniva acquistata ad un prezzo variabile tra i 20 e i 40 mila euro al chilo, avendo un elevato principio attivo. Esistevano  almeno due canali di approvvigionamento di hashish dal Marocco. Nell’operazione sono emerse varie figure di spicco che operavano sull’asse Piove di sacco-Padova (Arcella, centro e Guizza). Le misure cautelari, in prevalenza ordinanze di custodia in carcere, sono state  emesse dal locale G.I.P. (dott.ssa Paola CAMERAN e Cristina CAVAGGION) su richiesta del Procuratore Sost. Dr. Benedetto ROBERTI.   Secondo le ricostruzioni il traffico all’ingrosso era gestito da insospettabili stranieri, lo spaccio al dettaglio invece era gestito da immigrati non regolari. Tra le persone coinvolte spiccano anche degli italiani.

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