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Massari chiude il suo mandato all’Onu, focus su multilateralismo e diritti

di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, davanti a oltre 150 funzionari, ambasciatori e rappresentanti diplomatici, la Missione italiana ha celebrato i 70 anni dell’Italia all’ONU con una serata dedicata alla cucina italiana e, soprattutto, al saluto all’Ambasciatore Maurizio Massari, che conclude il suo mandato a capo della missione dell’Italia all’inizio del nuovo anno. Una celebrazione elegante, pensata anche per valorizzare i successi della cucina italiana, ora riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ma soprattutto un momento carico di significato politico: l’addio a un diplomatico che, negli ultimi quattro anni e mezzo, è stato una delle voci più coerenti e ferme in difesa del multilateralismo e del diritto internazionale. Mentre scorrevano sullo schermo le immagini che ripercorrevano sette decenni di presenza italiana alle Nazioni Unite, Massari ha ribadito quello che è stato il filo conduttore del suo incarico: l’impegno totale e convinto dell’Italia verso l’ONU. Riprendendo le parole del Presidente Sergio Mattarella, ha definito l’Organizzazione “uno strumento prezioso e insostituibile per la pace”, dichiarando la fiducia che il futuro delle Nazioni Unite dipenderà dalle scelte degli Stati membri, “tutti accomunati dal desiderio di un mondo più stabile, prospero e sicuro”.

Parole che arrivano però in un momento drammatico per l’ONU. La crisi di risorse, acuita dalla decisione dell’amministrazione Trump di “staccare la spina” sul piano finanziario e – forse ancora più grave – su quello giuridico e morale, ha messo la più importante organizzazione multilaterale in una delle fasi più difficili della sua storia. Proprio mentre continuano le crisi in Ucraina, Gaza e Sudan, il Palazzo di Vetro è costretto a operare con budget ridotti e con un crescente disinteresse delle maggiori potenze per il sistema multilaterale. In questo contesto, il lavoro di Massari assume un peso particolare. Durante il suo mandato, il diplomatico napoletano è stato Presidente della Prima Commissione, Vicepresidente dell’ECOSOC, membro dell’Executive Board di UN Women e del CERF Advisory Group. Soprattutto, è stato un difensore instancabile dell’Ucraina fin dal febbraio 2022, ribadendo in ogni sede la centralità del diritto internazionale e la necessità di respingere qualsiasi tentativo di modificare i confini con la forza. Anche Massari, che nella sua precedente esperienza a Bruxelles aveva avuto a che fare con la lenta ed eccessiva burocrazia dell’UE, ha sostenuto il tentativo in corso del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres di snellire l’apparato pachidermico che guida.

Ma una cosa è rendere più efficiente un’organizzazione multilaterale attraverso tagli mirati e necessari, tutt’altra cosa è negarle le risorse indispensabili per continuare a svolgere le sue funzioni essenziali di mantenimento della pace, sostegno allo sviluppo e difesa dei diritti umani. Il contributo di Massari per gli interessi dell’Italia all’ONU non è stato solo tecnico-diplomatico, ma politico nel senso più nobile del termine: ha incarnato una visione dell’Italia come Paese che non si limita a partecipare al multilateralismo, ma lo alimenta e lo difende. In questi anni difficili, Massari ha ricordato – ai colleghi, agli Stati membri e anche a noi giornalisti – che senza regole condivise e senza un luogo dove farle vivere, il sistema internazionale scivola inevitabilmente verso il caos e la violenza del più forte. La serata al Palazzo di Vetro è stata dunque più di un tributo a un diplomatico in partenza: è stata la celebrazione di un’idea dell’Italia nel mondo. E, in filigrana, il passaggio di testimone in un momento in cui l’ONU ha più che mai bisogno di voci credibili, coerenti e profondamente convinte del valore della cooperazione internazionale. Il nuovo rappresentante permanente d’Italia all’ONU a New York, che si insedierà a metà gennaio del nuovo anno, sarà Giorgio Marrapodi, già ambasciatore in Turchia.

– foto xo9/Italpress –

(ITALPRESS).