VENEZIA (ITALPRESS) – La Giunta regionale del Veneto, accelera le iniziative di lotta alla droga e, in particolare, di contrasto alla diffusione delle nuove sostanze psicoattive. Oggi, infatti, è stata deliberata la creazione di una specifica rete regionale per la quale è previsto un finanziamento di oltre 200.000 euro. In coerenza con il Piano Triennale Dipendenze 2024-2026, la “Rete regionale per l’individuazione precoce delle sostanze NPS” prenderà corpo, a livello sperimentale, dall’odierna approvazione dello schema dell’accordo di 24 mesi (prorogabile) con il Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri che erogherà il finanziamento a favore della Regione. Questa provvederà a un cofinanziamento (7.500 euro) per la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi di strutture del Servizio Sanitario Regionale.
“Le forme di dipendenza cambiano ed è necessario aggiornare gli strumenti per contrastarle – sottolinea il Presidente Stefani -. Oggi diamo un segnale in questa direzione creando un fondo per intervenire contro le nuove sostanze stupefacenti che circolano a danno della salute pubblica e a minaccia dei cittadini e delle famiglie. La rete che si delinea dallo schema dell’accordo è in grado di dialogare con quella nazionale di rilevamento NEWS-D. Consentirà di individuare precocemente le sostanze che rappresentano un rischio con la loro diffusione, monitorare l’assunzione e il consumo, prevenendo così fenomeni di abuso o intossicazione, grazie a un sistema di allerta rapido basato su scambi informativi e analisi dei dati”.
“Guardare al sociale significa anche interessarsi delle forme di disagio e delle cause che ne sono all’origine – aggiunge Stefani -. La prevenzione contro le dipendenze è fondamentale; passa per una sorveglianza epidemiologica in tempo reale che è strategica insieme al rafforzamento della formazione continua delle centinaia di professionisti sociosanitari coinvolti. Questi sono tra gli obbiettivi principali del provvedimento che consideriamo un investimento non una spesa”.
– foto di repertorio ufficio stampa Regione Veneto –
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