ROMA (ITALPRESS) – Tre azzurri a medaglia su dieci, una bella iniezione di fiducia per il futuro. Il bilancio del taewkondo azzurro all’Eyof 2025-Festival Olimpico della Gioventù Europea a Skopje non può che essere soddisfacente dopo i bronzi conquistati da Anna Frassica (-55 kg), Abderrahman Touiar (-55 kg) e, ultima in ordine di tempo, Lucia Pezzolla (-63 kg). La giovane atleta laziale tiene alta la bandiera tricolore, confermandosi tra i migliori talenti d’Europa.
L’azzurra ha costruito il suo percorso con determinazione, imponendosi per 2-0 nei sedicesimi contro la polacca Hoffmann, negli ottavi contro la kosovara Gashi e nei quarti contro la greca Adamidou. In semifinale, si è poi arresa all’ucraina Pavlenko (0-2), chiudendo comunque con uno splendido bronzo continentale.
“Salire sul podio dell’Eyof è un’emozione difficile da descrivere – ha dichiarato Lucia Pezzolla al termine della semifinale. Ho affrontato ogni incontro con la massima concentrazione, e conquistare questa medaglia è la ricompensa più bella per tutti i sacrifici fatti. Essere qui, in un contesto così speciale e carico di significato olimpico, rende tutto ancora più emozionante”.
“Era un evento a cui tenevo particolarmente, era la prima volta che il taekwondo era nel programma della manifestazione e per anni mi sono impegnato perchè accadesse – le parole all’Agenzia Italpress del presidente della Fita, Angelo Cito – I ragazzi sono stati bravissimi, portare a casa tre medaglie non era facile anche se abbiamo lasciato qualcosa sul campo. Ma sono rimasto impressionato dalla loro tenuta psicologica, si confrontavano con atleti più grandi e più titolati: sono ragazzi che ci daranno in futuro grandi soddisfazioni a livello internazionale”.
Il tutto, sottolinea Cito, “nonostante le difficoltà ambientali”. L’organizzazione, infatti, ha lasciato parecchio a desiderare. “In tutta la mia carriera non avevo mai visto una cosa del genere: le gare si sono svolte in un impianto non idoneo per una competizione, da anni Trenta, con temperature fino a 50 gradi, servizi igienici pessimi, la corrente che saltava, match interrotti e ripresi dopo sei ore – denuncia – Ci sono stati anche tre casi di atleti svenuti. Si è toccato un livello assurdo, in un altro contesto avrei anche ritirato la squadra. È stata una mancanza di rispetto verso gli atleti”.
– Foto Ufficio stampa Fita –
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