HomeEsteroIl capo dell’AIEA Grossi lancia l’allarme sul nucleare e punta alla guida dell’Onu

Il capo dell’AIEA Grossi lancia l’allarme sul nucleare e punta alla guida dell’Onu

di Stefano Vaccara

NEW YORK (ITALPRESS) – È stata una conferenza stampa lunga e densa di messaggi geopolitici quella di Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), che ha parlato di Iran, Corea del Nord, Ucraina e della propria intenzione di candidarsi alla successione di Antonio Guterres come prossimo Segretario Generale delle Nazioni Unite. Sulla Repubblica Popolare Democratica di Corea, Grossi ha espresso forte preoccupazione: “Il programma nucleare nordcoreano continua indisturbato. Abbiamo segnalato l’aumento delle capacità di arricchimento e di riprocessamento, e la costruzione di nuovi impianti non solo nel complesso di Yongbyon ma anche in altri siti”, ha dichiarato, aggiungendo che tale programma “viola apertamente diverse risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”. Il direttore dell’AIEA ha poi ricordato che “la Corea del Nord è l’unico Paese al mondo che espande il proprio programma nucleare senza alcun monitoraggio esterno né standard di sicurezza noti”, definendo questa situazione “un rischio enorme per la stabilità internazionale”.

Sul dossier iraniano, Grossi ha denunciato il ciclo ripetuto di tensioni tra Teheran e l’Agenzia: Ogni volta che viene approvata una risoluzione, l’Iran riduce la cooperazione con noi. È una scelta che ho più volte deplorato”. Ma ha aggiunto: “L’Iran non sta sviluppando armi nucleari, e non lo ha mai fatto. Le nostre ispezioni, pur limitate, non mostrano alcuna attività che lasci pensare al contrario”. Riguardo al Trattato di non proliferazione (NPT), Grossi ha confermato che “l’Iran resta all’interno del regime, e questo mantiene un sistema di ispezioni obbligatorie”.

Alla domanda sulla sua candidatura a Segretario Generale dell’ONU, Grossi ha risposto senza esitazioni: “Sì, sarò candidato. Non è un segreto, e non dovrebbe esserlo. Credo che in una società trasparente se ne possa parlare apertamente”. Il capo dell’AIEA ha poi riaffermato che l’ONU “ha bisogno di cambiamento” e che “deve tornare a essere un motore di pace e sicurezza reali”.

Nel presentare all’Assemblea Generale il rapporto annuale dell’AIEA, Grossi ha indicato Iran, Siria e Ucraina come “i tre principali test globali per la non proliferazione”. Ha confermato “conversazioni positive” a Damasco per riaprire la cooperazione e la presenza permanente dell’AIEA a Zaporizhzhia, dove “l’interruzione della rete elettrica esterna ha rappresentato un rischio grave per il raffreddamento dei reattori”.

Durante la conferenza, Italpress ha chiesto a Grossi se avesse visto il film Netflix “A House of Dynamite”, che negli Stati Uniti sta alimentando un intenso dibattito. “No, non ancora. Ma cercherò di guardarlo”, ha risposto sorridendo. Alla successiva domanda sul fatto che negli Stati Uniti una sola persona, il presidente, possa decidere l’uso di armi nucleari, Grossi ha risposto: “Le procedure costituzionali sono un diritto sovrano di ogni Paese, ma quando si tratta di armi nucleari deve esserci un sistema che garantisca controlli adeguati. Ogni decisione di questo tipo deve essere presa come extrema ratio, con tutte le garanzie possibili”. Alla fine della conferenza stampa, Grossi si è avvicinato e, dopo aver chiesto la trama del film, ha ascoltato il riassunto: un missile nucleare lanciato dal Pacifico verso Chicago e solo 18 minuti per reagire senza sapere chi l’ha sparato. Il direttore dell’AIEA ha sorriso, ha ringraziato e ha promesso: “Lo guarderò”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).