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Idf, circa 200 mila palestinesi hanno lasciato Gaza City. L’Oms: “Sconvolti da evacuazione, noi resteremo”

ROMA (ITALPRESS) – Decine di migliaia di palestinesi hanno evacuato Gaza City ieri, portando il numero totale di coloro che hanno lasciato l’area nelle ultime settimane a circa 200.000. Sono le stime delle Forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui prima dell’inizio della pianificazione dell’offensiva sulla principale città della Striscia di Gaza vivevano circa un milione di persone. Martedì, l’esercito israeliano ha emesso per la prima volta un ordine di evacuazione di tutta Gaza City. I civili hanno ricevuto l’ordine di dirigersi verso una zona umanitaria designata da Israele nel sud della Striscia.

L’OMS: “SCONVOLTI DA EVACUAZIONE, NOI RESTEREMO A GAZA”

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) “è sconvolta dall’ultimo ordine di evacuazione, che richiede che un milione di persone si trasferiscano da Gaza City in una cosiddetta ‘zona umanitaria’ nel sud, designata da Israele” e insieme ai suoi partner rimarrà a Gaza City. Lo ha annunciato su X il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. La ‘zona umanitaria” designata da Israele per l’evacuazione di circa un milione di persone da Gaza City “non ha né le dimensioni né la portata dei servizi per supportare coloro che sono già presenti, per non parlare dei nuovi arrivi, compresa l’assistenza sanitaria”, aggiunge. Inoltre, prosegue, “quasi la metà di tutti gli ospedali funzionanti si trova a Gaza City”, ovvero “il 36% di tutti i posti letto ospedalieri e il 50% dei posti letto in terapia intensiva in tutta la Striscia. Il sistema sanitario paralizzato non può permettersi di perdere nessuna di queste strutture rimanenti”. L’Oms esorta la comunità internazionale a chiedere un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi e delle persone detenute arbitrariamente. Inoltre, chiede che sia facilitato l’ingresso senza ostacoli di aiuti salvavita e servizi essenziali nella misura richiesta.

IN QATAR FERITI LEADER DI HAMAS, UNO IN GRAVI CONDIZIONI

Fonti interne ad Hamas hanno rivelato al quotidiano Al-Sharq Al-Awsat che due leader dell’ufficio politico del movimento sono stati feriti nell’attacco israeliano a Doha, in Qatar. Uno dei feriti versa in condizioni critiche. Le fonti, che hanno preferito mantenere l’anonimato sui nomi dei leader coinvolti, hanno confermato che i feriti sono stati trasferiti in un ospedale privato sotto stretta sorveglianza di sicurezza. L’attacco aereo israeliano ha colpito un complesso utilizzato dai vertici di Hamas nel quartiere di Al-Qatifiya, nella capitale qatariota, causando la morte di cinque palestinesi, tra cui Hemam Al-Hayya, figlio di Khalil Al-Hayya, membro del consiglio direttivo del movimento, e Jihad Labd, direttore dell’ufficio di Al-Hayya, oltre a tre guardie di sicurezza e un agente di sicurezza qatariota. Secondo le fonti, il complesso preso di mira ospitava uffici e residenze di leader e funzionari di Hamas, tra cui una villa di medie dimensioni appartenente a Khalil Al-Hayya, che includeva un ufficio privato, obiettivo principale dell’attacco più intenso tra i circa quattro raid condotti. Le fonti hanno precisato che alcune delle bombe sganciate dagli aerei da guerra israeliani hanno colpito altre aree del complesso, tra cui l’ex ufficio del defunto leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, assassinato a Teheran il 31 luglio 2024. Al momento dell’attacco, era in corso una riunione dei vertici di Hamas nell’ufficio di Haniyeh, adiacente alla residenza di Al-Hayya e quasi parte integrante di essa. Una delle bombe ha colpito un’ala dell’ampio ufficio di Haniyeh, ferendo i membri dell’ufficio politico che si trovavano in un’area relativamente distante dal punto d’impatto.

ALTRI 16 MORTI A GAZA

Almeno 16 persone, di cui 11 a Gaza City, sono state uccise e altre sono rimaste ferite dall’alba di oggi a causa degli attacchi israeliani in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Nella città di Rafah, nella sud dell’enclave palestinese, due persone sono state uccise mentre attendevano di ricevere aiuti. Un attacco aereo israeliano sul quartiere di Shuja’iyya, a est di Gaza City, ha causato la morte di due persone e diversi feriti. Nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, una persona è stata uccisa e altri sono rimasti feriti negli attacchi. Nel campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, è stato un bambino a perdere la vita, conclude Wafa.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).