PAVIA (ITALPRESS) – “Dopo la Guerra Fredda, l’Europa aveva smesso di investire in difesa credendo che la protezione americana fosse eterna e che la storia delle guerre fosse lontana. Ma la storia torna in modo repentino e spesso presenta il conto. Gli Stati Uniti hanno continuato a investire e a fare della difesa una forza della nazione, un asset nel confronto geopolitico. I presidenti americani, da Obama a oggi, hanno iniziato a dirci, inascoltati, che l’Europa avrebbe dovuto farsi carico della propria sicurezza perché gli Stati Uniti avrebbero dovuto guardare alla sfida dell’Indopacifico e dalla Cina. Questo sarà il secolo in cui bisognerà decidere tra Stati Uniti e Cina quale sarà la nazione di riferimento”. Lo ha detto il ministro della difesa Guido Crosetto intervenendo alla conferenza organizzata da Aspen Institute Italia a Pavia.
“Trump ha detto con forza quello che era un cambiamento profondo da tanti anni. Siamo entrati in un mondo in cui contano le grandi potenze più delle grandi democrazie. Conta chi ha petrolio, difesa, armi, industria forte, energia più di chi ha fatto conquiste nei secoli e in qualche modo ha costruito società più giuste”, ha aggiunto.
“La sfida tra Stati Uniti e Cina per la leadership strategica nel XXI secolo è la cornice entro cui si collocano anche le crisi che stiamo vivendo: dall’Ucraina al Medio Oriente, dal Sahel al Mar Cinese Meridionale. In questo scenario l’Europa rischia di essere un oggetto della storia e non un soggetto. Per questo dobbiamo imparare a camminare con le nostre gambe e non solo nel settore della difesa – ha aggiunto – Non contro o in competizione agli Stati Uniti, ma avendo la fortuna di poterli avere ancora come alleati forti, consapevoli e credibili. Ma nessuno può garantire la difesa dell’Europa in futuro se non l’Europa stessa”, ha concluso Crosetto.
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