HomePoliticaCrosetto: “4,4 miliardi per lo scudo spaziale, è irrinunciabile”

Crosetto: “4,4 miliardi per lo scudo spaziale, è irrinunciabile”

ROMA (ITALPRESS) – “Il contesto globale nel quale ci muoviamo è evidentemente da una crescente e diffusa instabilità. Per l’Italia il Mediterraneo allargato costituisce area di priorità e interesse strategico. Il Mediterraneo in senso stretto è cruciale per l’approvvigionamento energetico e l’interscambio commerciale. Immigrazione, sicurezza energetica, approvvigionamento di materie prime sono temi non trascurabili. In questo contesto la resilienza nazionale assume un ruolo fondamentale, soprattutto nella protezione di infrastrutture critiche (porti, aeroporti, nodi logistici, gasdotti, oleodotti, cavi sottomarini) vulnerabili da attacchi ibridi e fisici”. Così il ministro della difesa Guido Crosetto nel corso dell’audizione in seduta congiunta delle commissioni difesa di Senato e Camera sul Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2025-2027.

“L’intenso confronto armato tra Iran e Israele ha ribadito il ruolo insostituibile di sistemi difensivi aggiornati e performanti, oggi messi alla prova dall’aumento significativo della portata e della velocità dei vettori offensivi balistici, che si avvalgono di capacità sempre più insidiose messe a disposizione dall’intelligenza artificiale”, ha aggiunto. “Ne discende la necessità di un ciclo di adattamento rapido e costante il cui ritmo e bontà dipendono dall’accuratezza e dalla velocità di raccogliere informazioni rilevanti, da rendere immediatamente disponibili alla catena operativa, logistica e a quella del procurement”.

“Il conflitto russo-ucraino è giunto al quarto anno e prosegue con intensi attacchi rossi contro infrastrutture energetiche e obiettivi civili. Intanto constatiamo come questa sia una ‘war of drones’, caratterizzata da un sempre più rapido ciclo di innovazione tecnologica. Tecnologie emergenti e dirompenti assumono un ruolo chiave nelle dinamiche strategiche, militari e industriali e la crescente accessibilità nuove tecnologie consente anche a soggetti ostili di acquisire strumenti avanzati a basso costo, difficili da identificare e contrastare, come droni e mini droni impiegabili individualmente o in sciame”, ha spiegato.

“Con investimenti senza precedenti, gli Stati Uniti stanno accelerando il loro ‘Golden Dome’. L’Europa e la Nato comprendono più che mai come sia la terza dimensione quella dalla quale attendersi la minaccia fisica e per la quale occorre un sistema aerospaziale integrato per un’efficace e tecnologicamente avanzato e multistrato ‘Integrated Air Missile Defence”, ha sottolineato il ministro.

Sul cyberspazio, Crosetto ha ammonito: “Minacce e attacchi continui crescenti arrivano senza soluzione di continuità nel dominio cibernetico, nel campo della disinformazione, della guerra cognitiva e ibrida per minare le basi delle istituzioni democratiche. Il cyberspazio è terreno di scontro quotidiano, ormai parte integrante dei conflitti moderni con impatti diretti sulla sicurezza nazionale”.

“Le sfide descritte ci impongono di rafforzare la nostra capacità di collazionare elementi di informazione aggiornati sulle minacce per garantire tempestività, precisione e continuità informativa a sostegno di operazioni di logistica e procurement. Tutto questo padroneggiando tecnologie dirompenti come l’intelligenza artificiale e gli strumenti computazionali ad alte prestazioni che rappresentano la chiave per garantire il vantaggio informativo e tecnologico continuo. Sono decenni che non ci occupiamo di queste cose e ora bisogna correre: è un compito che richiede visione e responsabilità”, ha ribadito Crosetto.

Crosetto ha poi proseguito: “La legge di bilancio 2025-27 prende atto della non differibilità del rinnovamento dello strumento militare. In questo quadro, lo sforzo di pianificazione della NATO rappresenta un riferimento importante, comunque subordinato alla prioritaria tutela degli interessi di difesa nazionale. Il perseguimento dei capability target dell’Alleanza rischia di focalizzarsi in misura prevalente sulle minacce provenienti dal fianco est: per questo motivo, pur nel rispetto degli impegni assunti in ambito NATO, abbiamo aggiornato la pianificazione nazionale ponendo al centro l’esigenza di garantire all’Italia uno strumento militare coerente con le nostre priorità di protezione e sicurezza e con le specificità del fianco sud, assicurando nel contempo la piena integrazione nell’Alleanza”.

“Il Dome nazionale, che non è un singolo sistema, è un’architettura protettiva che integra superiorità aerospaziale, difesa missilistica e in prospettiva antidrone. È una difesa che non abbiamo mai avuto e non è più rinunciabile che assorbe complessivamente investimenti pari a circa 4,4 miliardi“, ha concluso il ministro della Difesa.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).