Cronaca

Cavarzere: ragazzini scomparsi nell’Adige

Scritto da Redazione

Un gruppo di amici, tra i 15 e i 17 anni, che sceglie le rive dell’Adige per trascorrere un pomeriggio di spensieratezza, ma ad attenderli è la tragedia. Sono ore di apprensione quelle vissute nella giornata di oggi dalla comunità di Cavarzere, terra veneziana al confine con il rodigino, stretta intorno alla disperazione delle tre famiglie che hanno visto il loro figli sparire inghiottiti dalle acque del fiume. Erano circa le 14.45 quando 4 ragazzi, di origini marocchine, tutti minorenni, arrivano in località Marice e scelgono di trascorrere il pomeriggio lungo il fiume, in un punto dove l’alveo si allarga naturalmente creando una spiaggetta. Qui sono rimasti i vestiti dei ragazzi.

Un gruppo di amici, tra i 15 e i 17 anni, che sceglie le rive dell’Adige per trascorrere un pomeriggio di spensieratezza, ma ad attenderli è la tragedia.  Sono ore di apprensione quelle vissute nella giornata di oggi dalla comunità di Cavarzere, terra veneziana al confine con il rodigino, stretta intorno alla disperazione delle tre famiglie che hanno visto il loro figli sparire inghiottiti dalle acque del fiume. Erano circa le 14.45 quando 4 ragazzi, di origini marocchine, tutti minorenni, arrivano in località Marice e scelgono di trascorrere il pomeriggio lungo il fiume, in un punto dove l’alveo si allarga naturalmente creando una spiaggetta. Qui sono rimasti i vestiti dei ragazzi. A raccontare quanto accaduto è l’unico superstite. È lui che descrive gli attimi prima della tragedia quando uno di loro decide di fare il bagno e si immerge nel fiume. La corrente in quel punto è molto forte e il fondale da pochi centimetri scende a picco fino a svariati metri, il ragazzo si trova presto in difficoltà. Dalla riva gli amici lo vedono annaspare e non esitano a prestargli soccorso gettandosi a loro volto in acqua. Il quarto ragazzino del gruppo aspetta in silenzio, ma nessuno dei suoi amici riemergere dall’Adige, così capita la gravità di quanto appena accaduto è lui a corre a chiedere aiuto.
A cercarli ora non è più lo sguardo preoccupato del coetaneo ma il reparto sommozzatori dei vigili del fuoco che sta curando le ricerche insieme ai Carabinieri, mentre dall’alto un elicottero sorvola il corso del fiume.
Intorno alle 17.40 l’Adige ha restituito il primo corpo sulla cui identità è ancora in corso il triste rito del riconoscimento familiare.

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