MILANO (ITALPRESS) – È arrivato all’Armani Theatre di Milano il feretro dello stilista Giorgio Armani, accolto da un applauso delle centinaia di persone e...
ROMA (ITALPRESS) – Due cittadini turchi, armati, sono stati arrestati a Viterbo a poche ore dalla festa della Macchina di Santa Rosa. Sull’episodio sono in...
MILANO (ITALPRESS) – Forti piogge nella notte in tutto il Nord Italia, hanno provocato l’ingrossamento di numerosi fiumi e torrenti cone l’Aveto, il Lavagna...
ROMA (ITALPRESS) – La spedizione di una ventina di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, salpata ieri da Barcellona, con 200 tonnellate di aiuti umanitari...
MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) (ITALPRESS) – Il primo settembre 2004, la piccola Denise Pipitone svaniva misteriosamente nel nulla da Mazara del Vallo, in provincia...
Nel rodigiono imponente operazione dei Carabinieri che hanno sgominato un gruppo criminale dedito allo spaccio di stupefacenti. Impegnati oltre 100 militari anche con l’utilizzo di elicotteri e cani antidroga. Il gruppo, composto tutto da italiani, è stato sgominato nell'ambito dell'operazione "Quadrifoglio" innescatasi nel 2010 e che aveva già portato all'arresto di altre quattro persone. In carcere, su ordinanza del Gip, sono finiti Angelo Bruscagnin 54 anni, Marco Masiero 50 anni, Massimiliano Romanato 40 anni, Nevio Chinellato 39 anni tutti di Piove di Sacco (Padova) e Andrea Paggioro 37 anni di Adria.
Una tragedia ieri pomeriggio ha colpito una famiglia di Valdagno nel vicentino. Matteo Cocco 15 anni era in sella alla sua bicicletta quando improvvisamente è piombato a terra senza vita. Un malore improvviso che non ha dato scampo al giovanissimo che si trovava in fase di salita a Monte di Malo. A stroncare la vita di Matteo , non sarebbero stati i traumi, ma un arresto cardiocircolatorio.
Importante operazione di polizia sul territorio padovano. La questura di Padova in collaborazione con quella di Napoli, alle prime luci dell’alba, ha smantellato un organizzazione di rapinatori “trasfertisti”, stanziali a Secondigliano. Il gip Lara Fortuna, su richiesta del pm Emma Ferrero, ha emesso 7 misure di custodia cautelare. Sono state effettuate anche dieci perquisizioni. Fondamentali per il risultato delle operazioni sono state le indagini della squadra mobile che si sono avvalse dei rilievi effettuati dalla polizia scientifica sul luogo di una rapina avvenuta in centro storico a Padova.
All’arrivo dei Carabinieri ha consegnato l’ascia con la quale aveva appena distrutto l’appartamento della moglie, ma poi ha aggiunto, tanto ne ho altre due e prima o poi l’ammazzo.
Decisamente troppo per le orecchie degli uomini dell’arma che hanno arrestato l’uomo con l’accusa di atti persecutori.
In manette è finito Costel Fesa, romeno, 34enne. La casa divelta a colpi d’ascia è quella di Abano Terme occupata dalla moglie, da cui era in fase di separazione. Una richiesta, quella di dividere la coppia, giunta dopo anni di maltrattamenti e percosse subite silenziosamente e per nulla gradita all’uomo.
A Verona, è successa una cosa che al giorno d’oggi ha dell’incredibile, ma che testimonia il grande senso di onestà di alcune persone. Un assegno da 3 mila euro e dei contanti per 2.200 euro, sono stati raccolti da terra e immediatamente restituiti al proprietario che li aveva smarriti, grazie all'ausilio della Polizia municipale.
Gli agenti del Commissariato di Jesolo hanno rinvenuto nei pressi di Eraclea Mare due fucili da caccia, cartucce e proiettili abbandonati. Ad insospettire i militari è stato il ritrovamento vicino ad una pineta di armadietto blindato manomesso. E proprio al suo interno c’era il materiale da caccia. Fucili cartucce e proiettili sono quindi stati portati al Commissariato dove gli agenti hanno riscontrato che le armi erano state rubate in un'abitazione a San Donà di Piave alla fine di dicembre 2011
All’alba di oggi una donna a Treviso ha dato alla luce la sua bambina in zona fiera. La neo mamma era in auto con il marito per andare all’ospedale ma la coppia non ha avuto il tempo necessario per fare la strada. Quando ha capito che la figlia stava per nascere, l’uomo ha accostato la macchina e chiamato i soccorsi.
Ha fumato uno spinello ed è svenuto per poi risvegliarsi all’ospedale di Treviso. E’ accaduto questa notte ad un 17enne di Montebelluna. Il giovane si trovava in compagni di alcuni amici in una casa privata per una festa di Carnevale, quando ha deciso di provare per la prima volta l’ebbrezza di uno spinello. A cedergli la droga un coetaneo anche lui presente alla serata insieme ad un’altra ventina di ragazzini, tutti studenti. Alla festa non solo musica coca cola e panini ma anche qualche elemento trasgressivo in più che ha rischiato di far finire la serata in modo ben più grave di quel che è poi successo.
Tra i campanelli di una palazzina padovana si nascondeva anche quello con il nome in codice scelto da una cittadina cinese. Un nome di fantasia a cui suonare per entrare nella casa del piacere, la decima scoperta e sequestrata a Padova in soli 4 giorni. L’appartamento a luci rosse si trova al piano terra di un condominio in via Marghera 37 in via Marghera a poche centinaia di metri da Prato della Valle.
Grande cerimonia di apertura del 790° anno accademico dell’Università di Padova. Cerimonia tenutasi nel pomeriggio in aula Magna al Bo alla quale era presente insieme alle autorità cittadine e studentesche il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo; ospite in mattinata dell’inaugurazione di un altro anno accademico, quello dell’ateneo di Verona, dove è stato accolto da militanti di destra, all’esterno dell’Università e dentro lo stabile
C’è anche un appartamento in una palazzina al civico 4 di via Viotti , nel cuore dell’Arcella, fra i beni sequestrati ad un imprenditore di Gela accusato di essere vicino al clan di Cosa nostra.
Il sequestro è stato effettuato nelle prime ore della mattinata dalla Squadra Mobile padovana su ordine del tribunale di Caltanissetta.
L’allarme era partito sabato sera intorno alle 23. Ad allertare i soccorsi le famiglie preoccupate dal mancato rientro dei loro congiunti. Solo l’indomani dopo ore di ricerche il triste epilogo. Sotto la neve gli uomini del soccorso alpino, indirizzati dal segnale del dispositivo Arva, hanno trovato il primo corpo, poi a poche decine di metri è stato il fiuto di un cane antivalanga a permettere ai soccorritori di recuperare anche la seconda salma.
È finita in tragedia la giornata dei due sci alpinisti trevigiani travolti da una slavina sul monte cristallo.