In vigore da maggio del 2011 l’ordinanza anti prostituzione voluta dal sindaco Zanonato continua a dare i propri frutti. Per l’esattezza 42 multe del valore di 500 euro. Soldi versati, c’è da scommetterci non a cuor leggero anche per una serie di implicazioni familiari, dai clienti delle lucciole che affollano le vie padovane.
E il bilancio non è quello di un anno bensì di due mesi i primi due del 2013.
Contrattare prestazioni sessuali e commettere atti contrari al pubblico decoro è costato caro ai frequentatori della zona industriale, gettonatissima corso Stati Uniti (che da sola ha fatto staccare ben 26 multe su 43) seguita da via Uruguay e via Vigonovese. Nella lista dei luoghi a luci rosse rientrano anche il quartiere Arcella con via Avanzo e la zona dello stadio Euganeo, che vede la presenza delle donzelle di facili costumi già dal pomeriggio.
Da quanto emerso dall’attività della polizia locale, il sesso a pagamento non ha confini geografici né anagrafici. I clienti pizzicati sono prevalentemente cittadini italiani ma non mancano gli stranieri (fra cui marocchini, pakistani, romeni e un australiano). La maggior parte però arrivano però da città e provincia, anche se non mancano quelli provenienti da Veneziano, trevigiano, Friuli Venezia Giulia e addirittura Sardegna. Se si guarda all’età il titolo di cliente più arzillo spetta ad un 71enne, mentre quello del più sbarbatello ad un 21enne. A differenziarli 50 anni di età.
PADOVA: ANTIPROSTITUZIONE, 43 MULTE IN 2 MESI
In vigore da maggio del 2011 l’ordinanza anti prostituzione voluta dal sindaco Zanonato continua a dare i propri frutti. Per l’esattezza 42 multe del valore di 500 euro. Soldi versati, c’è da scommetterci non a cuor leggero anche per una serie di implicazioni familiari, dai clienti delle lucciole che affollano le vie padovane.