Territorio

ETRA: “UTILI” POSTI DI LAVORO

Scritto da Redazione

Attualmente sono 92, ma fra meno di un mese arriveranno a quota 310. Sono le cifre del Progetto Lavoro realizzato da Etra, ma non sono solo numeri, sono persone, storie e desideri di riscatto.
Con un bacino di oltre 600 mila utenti e i suoi 75 comuni soci, la multiutility ha raccolto l’s.o.s occupazionale che arriva dal territorio decidendo di trasformare i propri utili in posti di lavoro.

Attualmente sono 92, ma fra meno di un mese arriveranno a quota 310. Sono le cifre del Progetto Lavoro realizzato da Etra, ma non sono solo numeri, sono persone, storie e desideri di riscatto.
Con un bacino di oltre 600 mila utenti e i suoi 75 comuni soci, la multiutility ha raccolto l’s.o.s occupazionale che arriva dal territorio decidendo di trasformare i propri utili in posti di lavoro.
A luglio del 2012 ha preso così avvio il “Progetto lavoro”con l’obiettivo di creare 310 figure specializzate, che dopo un breve percorso formativo, siano in grado di svolgere lavori come tinteggiature di scuole, falcio del verde pubblico e altre opere di manutenzione assegnate direttamente dai Comuni. Progetti di cui la collettività necessita ma che risultano fermi da tempo per mancanza di risorse o impossibilità di investire fondi bloccati dal patto di stabilità.
800 mila euro sono i soldi inizialmente destinati al progetto, a cui si sono aggiunti i 750 mila euro erogati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e i 250 mila messi a disposizione dalla Regione.
Alla base del progetto non l’intento di fornire un sussidio temporaneo a chi è senza reddito, quanto insegnare una professionalità e riqualificare lavoratori esclusi dal mercato. Ad indicare i casi più bisognosi e meritevoli gli stessi servizi sociali dei 75 comuni aderenti ad Etra. 486 le persone selezionate, 396 quelle che si sono presentate a colloquio da cui è poi emersa la rosa dei 310.
I neo lavoratori resteranno occupati per 6 mesi ricevendo un compenso di 630 euro al mese. Poi per il loro futuro, ma anche per chi non è riuscito a partecipare a questa prima edizione ci sono già dei progetti.

L'autore

Redazione