Dalla classifica stilata dal Ministero dell’istruzione, che in base ai criteri imposti dal decreto della spending review, fissa i margini di spendibilità per le nuove assunzioni, l’Ateneo di Padova, si pone ai vertici in Italia. Con 35,56 punti organico, l’ateneo patavino, ha i margini più ampi di spendibilità per nuove assunzioni, subito dopo Bologna, lo sostiene Il rettore Giuseppe Zaccaria. I criteri che sono stati presi in considerazione per la classifica, sono, l’incidenza delle spese del personale in rapporto alle entrate e gli oneri di ammortamento, poi, a seconda del risultato di questa analisi, è stata stabilita per ogni Ateneo la percentuale spendibile per le nuove assunzioni. Dopo Padova, al secondo posto, seguono le Università di Milano, Pisa, Roma Tre, Salerno, Torino, i Politecnici di Milano e Torino, e i restanti Atenei si collocano su percentuali inferiori fino al valore più basso del 12%. L’Università di Padova è compresa nei primissimi posti nel gruppo degli Atenei che si distinguono per una gestione oculata del bilancio, caratteristica che è stata sempre un obiettivo prioritario e un punto di forza dell’ ateneo.