OLIMPIA (GRECIA) (ITALPRESS) – Il viaggio della torcia di Milano-Cortina 2026 può iniziare. Nel Museo archeologico di Olimpia – sede scelta in alternativa al tradizionale tempio di Hera a causa delle avverse condizioni meteorologiche previste – è stata accesa la fiamma olimpica dei prossimi Giochi Olimpici invernali. La cerimonia dà dunque il via a una staffetta in territorio ellenico della durata di nove giorni, che attraverserà circa 2.200 km toccando sette regioni della Grecia, con 36 cerimonie di benvenuto previste lungo il percorso.
Saranno oltre 450 i tedofori che prenderanno parte a questa prima fase del viaggio della fiamma, che si concluderà in terra ellenica il 4 dicembre ad Atene, con la consegna allo Stadio Panatenaico, dove una delegazione del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026 riceverà ufficialmente la fiamma olimpica per poi portarla in Italia il giorno stesso. La fiamma arriverà a Roma nel tardo pomeriggio – sarà ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella – e il giorno dopo, il 5 dicembre alle 11, ci sarà la cerimonia di inaugurazione del viaggio della torcia. Un viaggio che durerà 63 giorni, con 60 tappe lungo 12.000 km, attraversando 110 province e oltre 300 comuni. Il percorso si concluderà la sera del 6 febbraio 2026 a Milano, con la cerimonia di apertura allo stadio di San Siro. Qui si accenderanno i riflettori sulla quarta edizione olimpica di sempre ospitata in Italia, dopo Cortina 1956, Roma 1960 e Torino 2006.
La fiamma è stata affidata al primo tedoforo Petros Gkaidatzis, canottiere bronzo nel due di coppia pesi leggeri a Parigi 2024, che dopo un primo breve tratto solitario è stato affiancato da Stefania Belmondo, fondista vinctrice di dieci medaglie olimpiche.
ABODI “DUE GIORNI DI PROFONDE EMOZIONI”
“Sono stati due giorni generosi di profonde emozioni. Ieri, la firma, in qualità di ministro per lo Sport e i Giovani, del Governo italiano, della dichiarazione della Tregua Olimpica ha rappresentato un momento non solo simbolico, ma un’assunzione di responsabilità nella consapevolezza del valore universale dello Sport e della sacralità della vita. Oggi, la cerimonia suggestiva dell’accensione della Fiaccola con il fuoco olimpico, e la Torcia passata tra le mani di Stefania Belmondo e Armin Zoeggeler, ha ufficialmente dato il via al suo viaggio verso Milano Cortina 2026, dopo aver attraversato tutte e 110 le province italiane”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, al termine della cerimonia di accensione della fiamma olimpica nel museo archeologico di Olimpia. “I valori e i significati di questa cerimonia che si rinnova nel tempo e alla quale ho avuto l’onore di partecipare – ha aggiunto il ministro -, sottolineano quanto siano importanti la memoria della tradizione e la forza delle radici. I sentimenti che si respirano in questo luogo sono profondi, antichi, eterni, veicoli di cultura, arte e storia nella piena consapevolezza dei significati dei quali sono espressione”.
BUONFIGLIO “ITALIA AL CENTRO DEL MONDO, SAREMO PROTAGONISTI”
“Quando il 26 giugno sono stato eletto presidente del Coni non avrei mai immaginato di vivere delle emozioni del genere. È un privilegio enorme essere qui oggi dove 2800 anni fa sono nati i Giochi e aver partecipato ancora una volta alla consacrazione di cosa vuol dire la torcia olimpica e di cosa voglia dire il movimento olimpico con i suoi valori”. Luciano Buonfiglio parla da Olimpia, dove oggi è stata accesa la fiamma olimpica di Milano-Cortina.
“Avrò anche l’onore di essere tedoforo a Milano, proprio il giorno della cerimonia di apertura – rivela il numero uno del Coni – Sono tante emozioni tutte insieme che mi fanno percepire quale responsabilità ci siamo assunti ma sono sereno perché la squadra che è con me, i presidenti federali e tutto il mondo sportivo, è coesa. Con lo staff del segretario generale, della comunicazione e dell’organizzazione sapremo essere protagonisti in questi Giochi che ancora una volta metteranno l’Italia al centro del mondo. Il mio sogno è che tutte le italiane e gli italiani tifino per le nostre atlete e i nostri atleti perché è una competizione difficile ma un’organizzazione così bella merita tanto successo. Gli italiani devono far sentire il loro calore. Il mio sogno è che l’Italia abbracci da vicino le nostre atlete e i nostri atleti olimpici e paralimpici”.
Fra i primi tedofori Belmondo e Zoeggeler: “Per me sono due miti e sono felice che questa mia scelta sia stata condivisa da tutti. Ad Atene avremo altri due simboli del nostro sport, patrimonio dell’Italia sportiva, e sono sicuro che susciteranno l’entusiasmo di tutti gli italiani”, il riferimento al 4 dicembre, quando ci sarà la consegna della torcia che sarà portata in Italia. Siparietto con Federica Pellegrini, oggi membro Cio, che lo ha incalzato: “È preoccupato perché oggi li ha visti i tedofori correre tantissimo?”. “Mi ero allenato sui 4 minuti”, la risposta di Buonfiglio. “Dobbiamo allungare presidente”, ha chiosato l’ex campionessa di nuoto.
COVENTRY SI COMMUOVE “GIOCHI UN SIMBOLO IN MONDO DIVISO”
“Questi Giochi si presentano in un momento particolare, non avrei dovuto piangere ma questo luogo è speciale”. Lo ha detto una commossa Kirsty Coventry, presidente del Cio, durante la cerimonia. “In un mondo diviso, come quello in cui viviamo, i Giochi sono un momento simbolico ed è nostro dovere e nostra responsabilità garantire che gli atleti da tutto il mondo possano giungere in maniera pacifica, ispirando le speranze e i sogni di chi ci segue nel mondo. Questo è lo spirito olimpico: innalzare i valori che ci guidano”, ha spiegato.
MALAGÒ “VIAGGIO TORCIA CI RICORDERÀ COME SPORT ABBATTE BARRIERE”
“L’idea è creare nuove opportunità per le nuove generazioni attraverso lo sport. Sarà un privilegio portare nuovamente questa torcia lungo le sponde del fiume Tevere e portarla a Roma ripercorrendo la stessa strada di venti anni fa in occasione dei Giochi di Torino. Ogni passo ci ricorderà l’importanza dello sport nello spezzare le barriere e nel creare un futuro più sostenibile insieme”. Così il presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò durante la cerimonia. “Inizia il viaggio della torcia verso Milano Cortina e celebriamo la stessa idea di armonia che unirà assieme tutto il mondo in soli 72 giorni. La cerimonia alla quale assisteremo, il passaggio della torcia, costituisce un ponte tra antichità ed era moderna”, ha aggiunto.
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