L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha diramato alcuni consigli sulla conservazione e il trasporto delle medicine in periodi caldi. Particolare attenzione deve essere riservata alla conservazione dei farmaci sia nelle stanze dove fa troppo caldo ma anche durante i tragitti verso le località di villeggiatura. Il medicinale deve esser conservato in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°, soprattutto se contiene ormoni, come quelli per la tiroide. Se esposto a temperature superiori per un tempo più lungo, si riduce considerevolmente la data di scadenza e, in alcuni casi, si rischia anche di renderlo dannosi per la salute: antibiotici o aspirina potrebbero causare danni ai reni o allo stomaco, creme a base di idrocortisone potrebbero separarsi nei vari componenti e perdere di efficacia. Nel caso in cui non sia possibile conservare i farmaci in frigo meglio trasportarli in un contenitore termico e non in un semplice portapillole. Non solo il caldo è un rischio, ricorda l’Aifa. Qualsiasi tipo di striscia per test diagnostici, come quelle utilizzate per verificare i livelli di zucchero nel sangue, la gravidanza o l’ovulazione, è estremamente sensibile all’umidità, che potrebbe dare una lettura non corretta. E i rischi non finiscono durante gli spostamenti. Bisogna fare attenzione anche ai raggi del sole ed evitare l’esposizione dopo l’applicazione di gel o cerotti antifiammatori a base di ketoprofene o di creme a base di prometazina, comunemente usate contro le punture di insetti: per evitare la comparsa di macchie o, peggio, vere e proprie ustioni, lavare prima accuratamente la zona interessata.
Antibiotici, contraccettivi orali e antistaminici potrebbero poi provocare dermatiti o eczemi da fotosensibilizzazione. Meglio quindi leggere bene le indicazioni riportate sul bugiardino.
Nel preparare i farmaci da mettere in valigia preferire le formulazioni solide rispetto a quelle liquide che, contenendo acqua, sono maggiormente sensibili alle alte temperature. Infine una regola di buon senso raramente adottata: non inserire pillole diverse in una sola confezione mescolandole in uno stesso contenitore per risparmiare spazio, perché si potrebbe avere poi difficoltà a riconoscere la data di scadenza, la tipologia e il dosaggio.